Disordini e tensioni alla Casa Lavoro di Vasto. Detenuto incendia materasso, intossicati due agenti. La Fsa-Cnpp: «Situazione insostenibile»
VASTO – Disordini e tensioni, senza soluzione di continuità, alla Casa Lavoro di Vasto, situazione che compromettono il regolare andamento generale dell’Istituto.
Nella giornata di ieri, martedì 22 agosto, un detenuto ha appiccato fuoco ad un materasso, provocando un’intossicazione a due agenti di Polizia Penitenziaria.
Solo qualche giorno fa, invece, si verificarono due tentativi di suicidi; senza tralasciare le recenti vicissitudini hanno inevitabilmente esposto il personale a rischi.
A darne notizia è Giuseppe Merola, dirigente nazionale Fsa-Cnpp, che rivendica la necessità, da parte dell’Amministrazione Penitenziaria, di intervenire concretamente sulla condizione emergenziale che attanaglia l’Istituto vastese, partendo dalle ataviche carenze organiche di poliziotti penitenziari, oltre alla presenza interessante di detenuti affetti da disturbi psichiatrici e limitazioni logistiche/strutturali.
«Esprimo a nome mio personale e di tutta la FSA CNPP – commenta Giuseppe Di Carlo Segretario Generale – la profonda solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti in questo amaro episodio, con l’auspicio che vengano poste in essere delle risoluzioni nell’interesse collettivo».
Un episodio, l’ennesimo, in una delle carceri abruzzesi che dimostra come, nonostante le tante parole in oltre due anni, nella sostanza negli istituti di pena della regione non sia cambiato assolutamente nulla. A discapito di chi in quelle strutture opera, a diverso titolo, e chi deve scontare le condanne inflitte.
Una situazione che compromette, a dirla tutta, sia i diritti dei lavoratori, che i diritti umani dei detenuti stessi.