Distretto sanitario di base di Bucchianico, Marcozzi e Smargiassi: “Importante impegno preso dalla giunta regionale per la riapertura”
“Le parole dell’Assessore Verì in merito al Distretto Sanitario di Base di Bucchianico e alla sua riapertura al termine degli interventi effettuati nello stabile dal Comune, sono un importante impegno che la Giunta regionale prende. Grazie alla nostra interpellanza abbiamo acceso un faro su una situazione ignorata dall’Amministrazione PD nella scorsa legislatura, che non ha mai preso a cuore la causa, lasciando nell’isolamento un bacino di utenza da oltre 15mila abitanti. Ci auguriamo che adesso il vento sia realmente cambiato”.
Lo affermano il Capogruppo M5S Sara Marcozzi e il Consigliere regionale M5S Pietro Smargiassi. “Il Distretto Sanitario di Base di Bucchianico è da sempre un centro strategico per il territorio. Ha consentito agli utenti l’esecuzione del pagamento del ticket per prestazioni da eseguire nelle strutture ospedaliere della ASL di Chieti, Lanciano, Vasto; la prenotazione e i prelievi ematochimici ambulatoriali e domiciliari con frequenza quotidiana; la prenotazione di consulenze specialistiche; le autorizzazioni ADP, i controlli ADP-PIP, bilanci salute e tutte le informazioni sanitarie indispensabili all’utenza; il rilascio di certificazioni medico-legali; le visite specialistiche di Cardiologia e pneumologia. Si tratta di servizi necessari per i cittadini, specialmente in un momento di ripresa dall’emergenza pandemica. Una mancata riattivazione del Distretto di Bucchianico avrebbe rappresentato un danno reale per tutto il comprensorio”.
“Noi rimarremo con gli occhi aperti, affinché l’Assessore mantenga la promessa che ha fatto in Consiglio regionale. Ma già aver finalmente preso un impegno in Consiglio regionale segna una linea di demarcazione rispetto al passato del centrosinistra. Ci auguriamo che, adesso, alle parole seguano i fatti e che, entro il dicembre 2021, il Distretto Sanitario di Base di Bucchianico possa tornare attivo con tutti i servizi che ha sempre erogato e una pianta organica adeguata e proporzionata alle esigenze del territorio”, concludono.