Domani sera la prima della Stagione di Prosa: sul palco del Teatro dei Marsi di Avezzano la vita e la storia di Fred Buscaglione, primo spettacolo in Italia

AVEZZANO – Parte, in concomitanza con il giorno festivo dell’Immacolata Concezione, ad Avezzano, la Stagione di Prosa del Teatro dei Marsi, con una prima assoluta su scala nazionale: la storia senza tempo di Fred Buscaglione, cantautore torinese voce e microfono di “bulli e pupe”, New York e Chicago.

Lo spettacolo “Fred!”, scritto dall’attore Matthias Martelli (una delle rivelazioni teatrali degli ultimi anni, insignito nel 2014 del “Premio Sordi”) e diretto da Arturo Brachetti, si sostanzia della cornice artistica e della catena di montaggio culturale del Teatro “Il Parioli” di Roma, che cura la Stagione di Prosa 2022/2023 della città.

Non solo teatro, però: domani sera, la farà da padrone sul palcoscenico anche la grande musica suonata dal vivo.

Fred perse la vita in un incidente stradale, il 3 febbraio del 1960, all’età di soli 38 anni.

Di lui si ricordano l’irruenza, la cocciutaggine, l’originalità e la schiettezza artistica.

Le sue canzoni, che verranno rievocate proprio sul palco, avevano tutte un’anima unica e diversa, come “Che bambola!”, “Teresa non sparare” ed “Eri piccola così”.

Sinossi: La storia di un artista eccezionale e acclamato, che ha segnato la storia culturale e musicale del nostro Paese. Chi era Fred Buscaglione? Un uomo irrequieto e geniale, un artista ironico e provocatorio, che ha cambiato la storia della canzone italiana e ha inciso profondamente, con il suo stile indimenticabile, sul costume e sulla società italiana. Cos’ha ancora da dirci Fred? Attraverso il teatro di Matthias Martelli, che mischia gestualità, mimica e parola, con la musica dal vivo di Roy Paci e le invenzioni registiche di Arturo Brachetti, lo spettacolo accompagna lo spettatore attraverso la vita e le canzoni di un genio assoluto. Una miscela di note, parole e immagini che faranno scoprire un altro Fred, potente e fragile, simbolo della sua epoca e nel contempo capace di parlare al futuro.

La produzione esecutiva è affidata a Michele Gentile, direttore del Teatro il Parioli di Roma.

Le colonne sonore di Roy Paci faranno il resto.

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