Domenica 14 febbraio inaugurazione della Mostra Fotografica che parteciperà alla COP 14 della Convenzione di Ramsar a Marsiglia

CASOLI – Lo small project “Uno Sguardo sul Lago” promosso dall’Oasi WWF Lago di Serranella per celebrare il 50° anniversario della Convezione di Ramsar che riguarda la Zone Umide di Importanza Internazionale è stato selezionato da Med Wet (https://medwet.org) e supportato economicamente dall’OFB (https://ofb.gouv.fr) ed è finalizzato a sensibilizzare sul ruolo delle Zone Umide e la loro importanza ecologica ed economica. 

Domenica 14 febbraio presso il Centro Visite dell’Oasi in Contrada Brecciaio di Sant’Eusanio del Sangro sarà inaugurata la Mostra Permanente che grazie a Med Wet parteciperà alla COP 14 della Convenzione di Ramsar che si terrà a Marsiglia dal 3 all’11 settembre all’interno del prossimo Congresso mondiale dello IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura. 

La mostra, realizzata con i contributi dei fotografi Sandro Barile, Dario Rapino, Nicola Palanza, Fabio Cianchi e Alfonso Iorio, in 20 immagini documenta la bellezza, la diversità e la delicatezza di questi ambienti unici e fragili, a rischio di scomparsa a livello mondiale. 

Domenica le attività inizieranno alle ore 10 con la premiazione del Concorso Fotografico riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado dei Comuni di Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro, sui quali ricade l’Oasi WWF Lago di Serranella: la vincitrice è risultata Elena Cofone della classe IA dell’Istituto “De Petra” di Casoli. 

Ringraziamo i ragazzi che hanno partecipato al concorso e gli amici fotografi per gli scatti che ci hanno donato –dichiara Andrea Natale, Coordinatore dello IAAP, soggetto promotore dell’iniziativa insieme alla Cooperativa Terracoste e all’Associazione ANSN aps di Lanciano. – Siamo felici per aver potuto dare questa opportunità a chi vive la Riserva e ne mette in evidenza gli aspetti più belli ed emozionanti diventando veicolo di informazione e sensibilizzazione sull’importanza della biodiversità e dei servizi ecosistemici di queste aree”. 

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