Donne Democratiche Abruzzesi sul femminicidio di Miglianico: «Dolore e affetto per figli e familiari di Eliana. Parlare sempre più di questo terribile tema»
L’AQUILA – Femminicidio di Miglianico, le Donne Democratiche abruzzesi esprimono affetto per i figli e i familiari di Eliana Maiori Caratella, la donna uccisa dal compagno Giovanni Carboni, e auspicano sempre maggiore sensibilizzazione su questo tema.
«Appuriamo con grande dispiacere che l’ennesimo femminicidio è stato consumato, e questa volta in una città a noi molto vicina, Miglianico, nella provincia di Chieti.
La vittima è la quarantunenne Eliana Maiori Caratella, dipendente di una banca a Pescara e madre di due figli, uccisa da Giovanni Carbone a colpi di pistola sul volto, di 39 anni, suo compagno da poco più di un anno.
Alla luce della tragedia avvenuto a Miglianico – affermano la Portavoce regionale delle Donne Democratiche, Lorenza Panei (nella foto di copertina), e la Coordinatrice delle Donne Democratiche della Provincia di Chieti, Marta Rapa – esprimiamo profondo dolore per quanto accaduto e mandiamo un pensiero di affetto per i figli rimasti soli dopo il dramma odierno e di solidarietà all’intera comunità.
Comunità che auspichiamo sappia stringersi attorno ai familiari per dare loro la forza di superare questa terribile prova».
Di fronte al nuovo episodio di femminicidio, le Donne Democratiche Abruzzo ribadiscono inoltre «l’impegno della Conferenza nel contrasto alla violenza contro le donne e l’invito a tutte coloro che si trovano in una situazione di violenza domestica a rivolgersi ai servizi territoriali e alle autorità competenti.
Al momento non sono chiare le ragioni di questo ingiustificabile gesto né si sa nulla delle possibili motivazioni. Resta la certezza, però, che ci troviamo di fronte ad un’ennesima tragedia, che vede ancora una volta vittima una donna strappata alla vita per mano di una persona a lei vicina. Un familiare.
Oltre la metà delle volte i femminicidi sono compiuti da uomini che avevano un legame affettivo con la vittima. Di fronte a questo dramma ogni parola potrebbe essere ritenuta superflua.
Crediamo invece che davanti ai femminicidi non debba mai prevalere il silenzio né la rassegnazione. Al contrario questi fatti sconcertanti devono essere monito perché la violenza contro le donne sia un tema di cui discutere, di cui farsi carico donne e uomini insieme perché è responsabilità di tutti agire per contrastare e sconfiggere quella che è una vera e propria piaga per la nostra società.
Invitiamo infine la Regione a rafforzare il sostegno ai centri e alle reti antiviolenza e ai servizi sociali comunali, realtà fondamentali e punti di riferimento dei territori per l’eliminazione del fenomeno, affinché le donne non si sentano più sole e inascoltate di fronte a situazioni di violenza».