DOPPIAMENTE: Il primo romanzo noir di Claudia Iacobelli

Domani ci sarà la presentazione, ad Avezzano, presso la Sala “IRTI” in Via G. Fontana e alle ore 18,00 del primo noir di Claudia Iacobelli, una giovane scrittrice avezzanese.
Oggi quindi avviamo una riflessione critica su questo primo romanzo dalle tinte e dai toni assai interessanti.
     Claudia Iacobelli, costruendo un noir dai notevoli risvolti psicologici, esplora gli oscuri meandri della psiche umana, soprattutto quelli che riguardano la personalità dell’individuo, le sue caratteristiche e i suoi colori e aspetti più nascosti e segreti.

     C’è chi sostiene che, di per sé, un assassino abbia una sorta di psicosi che sdoppi il suo senso della realtà e del valore della vita, altrimenti non ucciderebbe.

     Altri scindono l’assassinio da qualcosa di errato nella psiche individuale, collegandolo alle ragioni, ai moventi per i quali si scatena la violenza dell’individuo contro l’individuo, ovvero amore contrastato, desiderio di vendetta, interesse personale o economico, desiderio di arricchirsi a spese dell’altro e via dicendo.

     Nel romanzo doppiamente non c’è nulla di questo, se non l’intrecciarsi di almeno due torbide storie: da un lato una persona che gestisce una casa famiglia che opera delle atrocità per ragioni non sempre chiare e, dall’altra, una personalità sdoppiata, multipla ma estensibile in maniera straordinaria, non schizofrenia ma raddoppio della personalità con sovrapposizione ed elisione di quella principale a danno di un’altra che vive una sua follia completa.

     L’intreccio è talora serrato e fatto di continui rinvii in flashback e ritorni alla realtà, nella quale c’è l’incontro, non si sa bene fino a che punto fortuito, fra il detective che non riuscì a chiudere il suo ultimo caso e la persona indiziata più evidente di quello stesso caso rincontrata anni dopo e che sta rivivendo quel dramma di vent’anni prima.

     Senza svelare l’arcano, siamo di fronte anche a un qualche effetto doppelganger nel quale c’è l’uomo che si guarda allo specchio e quello che vive nello specchio, ma anche quello che sta dietro lo specchio e che cerca di riemergere a reclamare il suo ruolo nella realtà.

     L’intreccio, la storia sono scanditi da una sorta di tempo elongato che lascia scorrere le vite dei personaggi senza svelare il dramma che sta dietro ciascuno di loro e che solo alla fine sarà evidente, pur lasciando intravedere la possibilità di sviluppi futuri che stan, forse, già dietro l’angolo.