“Dragaggio porto Pescara, l’emergenza è costante e a pagarne le spese sono i pescatori”: l’accusa di Pettinari
Domenico Pettinari: “Le soluzioni tampone sono costose e non risolutive, si ascoltino gli esperti e si agisca su fiume e porto canale”
PESCARA – “Non si può parlare di emergenza quando un problema è costante e puntuale come quello legato agli insabbiamenti nel porto canale di Pescara. A inizio 2020 sono stati eseguiti dei lavori di dragaggio, e le problematiche si sono ripresentate puntuali a inizio 2021, almeno da come si apprende dalla stampa. Già dallo scorso marzo, infatti, alcune dichiarazioni pubbliche da Regione Abruzzo sostenevano che i lavori sarebbero iniziati a breve. Ora l’inizio sembra previsto per il prossimo mese di novembre. Ma la verità è che una risorsa come il porto viene sistematicamente messa a rischio a causa forse di una pessima gestione ordinaria, generando danni inestimabili ai pescatori e all’indotto economico: il dragaggio va eseguito costantemente, come sostengono gli esperti e come chiedono i pescatori, e non solo quando si creano le secche che rendono impossibile o difficoltoso il passaggio, con danni enormi alle imbarcazioni e alla sicurezza dei pescatori. Bisogna intervenire sul fiume e sul porto canale in sinergia, le soluzioni tampone sono costose e ogni anno ripresentano lo stesso problema. Alla Marineria pescarese va tutto il mio sostegno per le richieste che giustamente mette sul tavolo. Mi auguro che Regione Abruzzo e Comune mettano in atto tutto quanto a disposizione per ristorare i pescatori dei danni subiti”. Così il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari.