Due soccorsi sul Gran Sasso del Sasa. Tratti in salvo escursionisti feriti e in difficoltà
L’AQUILA – Due operazioni di soccorso in meno di 24 ora, ad opera degli uomini del Sasa, sul Gran Sasso per trarre in salvo escursionisti rimasti ferito e/o in difficoltà.
Questa mattina, alle 12.40, il Soccorso Alpino d’Abruzzo ha fornito assistenza ad un’escursionista ferita. La donna, 51 anni dell’Aquila, era in compagnia di alcuni amici e mentre saliva sulla vetta Intermesoli, a Sella dei Grilli, a Pietracamela, in provincia di Teramo, sul massiccio del Gran Sasso, ha poggiato male il piede e si è distorta la caviglia. Subito gli amici che erano con lei hanno allertato il 118, che con l’elicottero si è recato sul posto, a Sella dei Grilli, ha soccorso la donna, che è stata poi trasportata a Prati di Tivo, dove sulla piazzola ha trovato ad attenderla all’atterraggio dell’elicottero del 118, l’equipe della sezione di Teramo del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo, che hanno recuperato la ferita, che è stara poi trasportata dall’ambulanza del 118 all’ospedale di Teramo, mentre l’elicottero del 118 è decollato per un nuovo intervento.
Solo ieri il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo aveva effettuato il recupero di un giovane escursionista ferito sul Corno Piccolo.
Tre amici, infatti, ieri erano saliti sul Corno Piccolo del massiccio del Gran Sasso lungo la via ferrata quando, durante la discesa, uno dei tre, un ragazzo di 30 anni originario di Viggiano, in provincia di Potenza, saltando è caduto male e si è fratturato la tibia. I due amici che erano con lui hanno subito allertato il 118, che ha contattato il Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo. Immediatamente alle 12.24 dall’aeroporto di Preturo è decollato l’elicottero del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo, con a bordo il medico del 118 e un tecnico del Sasa. Individuati i tre giovani alpinisti sul Corno Piccolo, gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo hanno immediatamente avviato le procedure di recupero. Spettacolare e tempestivo l’intervento di recupero del trentenne ferito, con il pilota dell’elicottero che è riuscito con destrezza ad avvicinarsi il più possibile al ragazzo, mentre le nubi stavano iniziando a chiudere il cielo, riducendo la visibilità e rischiando di compromettere il soccorso dall’elicottero. A 2.400 metri di quota il tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo è sceso con il verricello sul Corno Piccolo, con lui è sceso anche il medico del 118 che ha soccorso e stabilizzato il ragazzo ferito, poi recuperato e trasportato a bordo dell’elicottero all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, perché le nubi avevano chiuso il cielo, rendendo impraticabile il trasporto all’ospedale di Teramo. Al ragazzo è stata riscontrata la frattura della tibia.
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