È emergenza continua nelle carceri. Gravi problemi anche a Regina Coeli
ROMA – Mentre presso la Casa Circondariale di Velletri sono tuttora in corso pesantissimi disordini, al carcere capitolino di Regina Coeli un centinaio di detenuti della terza sezione si rifiuta di rientrare dai cortili passeggio.
Alla base della resistenza, pare che vi siano i timori per possibili conseguenze disciplinari a seguito di scontri fisici, fra reclusi, registrati ieri. Le carceri sono ormai polveriere, mentre al Governo fanno finta di nulla.
A Regina Coeli, a fronte di 600 posti disponibili, sono ammassati circa 1.130 detenuti, peggio che in una qualsiasi stalla dov’è necessario rispettare regole più stringenti. A gestirli, poi, circa 350 Poliziotti penitenziari assegnati, quando ne sarebbero necessari almeno 709. Per non parlare delle pessime condizioni della struttura.
Considerando tutto ciò che sta avvenendo in queste ore, senza che alcuno dall’Esecutivo batta ciglio, ci chiediamo cosa si aspetti. Possibile che non è chiaro dalle parti di Palazzo Chigi che rischia di accadere molto più e molto peggio di quanto successo nel marzo del 2020, quando allo scoppiare della pandemia per Covid-19 vi furono pesantissime sommosse in decine di carceri e si contarono 13 morti?
Temiamo di star vivendo la pandemia dell’indifferenza della politica di maggioranza, che si cimenta in farneticazioni discettando del nulla.
(Fonte UIL PA Polizia Penitenziaria)