Edilizia residenziale pubblica: aperto il cantiere per l’abbattimento del “Ferro di cavallo” di Pescara
PESCARA – Con l’apertura del cantiere da parte delle ditta, che si è aggiudicata l’appalto, sono partite oggi, a Pescara, le operazioni che porteranno, entro quattro mesi, alla demolizione del complesso edilizio di via Tavo, meglio conosciuto come “Ferro di cavallo”.
Nei prossimi giorni verrà completato lo sgombero dell’edificio, di proprietà dell’ATER di Pescara, mentre a metà del mese prossimo è previsto l’arrivo delle ruspe che saranno impegnate nell’abbattimento dell’intero complesso.
L’importo complessivo dei lavori, finanziati nel 2017 con risorse CIPE, ammonta ad 1 milione 214 mila euro. Il cronoprogramma indica per il prossimo mese di agosto la conclusione dell’intervento di demolizione.
Risorse pari ad oltre 6 milioni di euro, sempre derivanti dalla delibera CIPE del 2017, aggiornata nel 2019, sono a disposizione, invece, per la costruzione di due nuovi edifici che ospiteranno complessivamente 56 alloggi di edilizia residenziale pubblica.
A settembre dovrebbe essere pubblicata la relativa gara d’appalto.
“2019-2023, 4 anni di lavoro serio del governo regionale che conduce a quella che potremmo definire una data storica per Pescara e per l’Abruzzo. Con la cantierizzazione dell’area “Ferro di cavallo” nel quartiere Rancitelli, a Pescara, cui seguiranno le operazioni di abbattimento degli immobili, si è dato il via operativo, oggi, all’importante progetto urbanistico che punta a smantellare quella zona problematica della città e a renderla connessa ed inclusiva.
Si tratta del vero primo esperimento in città di rigenerazione di un territorio periferico molto complicato che merita di essere ricompreso in un modello di centralità urbana.
Un progetto neanche mai solo pensato da chi ci ha preceduto e che con orgoglio rivendichiamo per la grande importanza, soprattutto sociale, che rappresenta.
E’ di soli pochi giorni fa l’ultimo blitz delle Forze dell’ordine che ha portato all’arresto di 20 persone: dovranno rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso, possesso di armi ed esplosivo, traffico illecito di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, danneggiamento aggravato, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, occupazioni abusive di immobili, minaccia aggravata e truffa.
Anni di indagini e arresti che esprimono la misura di cosa fosse diventato quel rione, tristemente noto alle cronache regionali e nazionali. La demolizione e la ricostruzione degli immobili rappresentano, ovviamente, solo il primo passo per cancellare definitivamente quell’ambiente degradato con l’obiettivo di farlo riemergere in tutta la sua essenzialità.
Lo meritano i residenti onesti, che hanno vissuto per troppo tempo nel pericolo e nel timore, e lo merita la città di Pescara tutta che ha sempre ambito alla massima sicurezza e legalità.
La Regione Abruzzo, guidata dal presidente, Marco Marsilio, e il centrodestra, hanno lavorato per invertire la rotta e il programma di riqualificazione di Rancitelli oggi diventa un altro fatto compiuto, anche in previsione della nuova Pescara se si concorre ad avere un ruolo di spicco nel centro Italia”. E’ quanto dichiarano, in una nota congiunta, il deputato, Guerino Testa, l’assessore regionale al Bilancio e Patrimonio, Mario Quaglieri, il capogruppo in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, e il consigliere regionale, Leonardo D’Addazio, di Fratelli d’Italia.