Effetti negativi dal Piano di Dimensionamento scolastico. Pietrucci: «Colpisce la formazione, le scuole e il futuro dei nostri ragazzi»
L’AQUILA – Come se non bastassero gli effetti negativi del Covid, delle guerre e del perdurante stato di crisi dell’economia, sui ragazzi abruzzesi un nuovo colpo potrebbe arrivare dagli effetti del recente Piano di Dimensionamento Scolastico.
Lo sostiene il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, che, analizzando le decisioni adottate, conclude che questo tipo di organizzazione potrebbe avere riflessi assolutamente negativi su formazione crescita e futuro delle nuove generazioni.
«Da troppo tempo nell’organizzazione dei servizi si è affermata una tendenza che sotto l’apparenza della razionalizzazione si dimostra sempre più dannosa e paradossale.
È la logica per cui certi servizi pubblici (una scuola, una farmacia, un ufficio postale, una linea di trasporto, ecc.) – afferma Pietrucci – vengono garantiti solo se c’è convenienza economica: cioè, se si “autofinanziano” con i contributi degli utenti. Altrimenti queste attività diventano diseconomiche e vengono prima ridotte e poi definitivamente eliminate.
Tutto questo avviene soprattutto nelle aree più fragili, nei paesi di montagna, nelle realtà dove già da tempo è in atto un lento, inesorabile spopolamento.
L’esito è drammatico: ci sono pochi abitanti = si tagliano i servizi = così si riducono ulteriormente gli abitanti = i servizi vengono eliminati = i paesi a un certo punto muoiono.
Questa logica ormai si applica anche ad altre realtà e per altri settori attraverso accorpamenti che ne riducono la diffusione e l’efficace funzione sul territorio: si pensi ai presìdi sanitari, ai tribunali, agli istituti scolastici.
Si tratta di cose che vanno oltre il funzionamento della Pubblica Amministrazione- prosegue – e riguardano la crescita culturale e formativa dei giovani, la tenuta sociale delle nostre comunità, la tutela di diritti fondamentali, il benessere, la salute, la dignità e la felicità delle persone. In una parola, il futuro dei nostri figli.
Questa lunga premessa, per dire che il Piano di Dimensionamento scolastico è parte di questo doloroso declino.
Il Decreto Milleproroghe approvato dal Governo Meloni aveva previsto che in Abruzzo si eliminassero undici Dirigenze scolastiche e dunque si accorpassero tra di loro gli Istituti coinvolti. Questo obiettivo, per il 2024, è stato ridotto a sette e tre di queste Dirigenze verranno soppresse nella provincia dell’Aquila.
Così viene sacrificato lo storico e centrale Istituto comprensivo Serafini Di Stefano di Sulmona, si decide l’accorpamento ad Avezzano dell’IIS Torlonia Bellisario con l’IIS Croce e l’accorpamento del Liceo artistico Bellisario con l’Istituto tecnico Galilei, mentre l’Alto Sangro perderà la dirigenza dell’Istituto alberghiero frequentato da studenti sangrini, peligni e marsicani.
Ci si può illudere che tagli e ridimensionamenti consentano qualche apparente risparmio.
In realtà – incalza il consigliere regionale Democratico – sono scelte che pagheremo care e che in futuro ci costeranno molto di più di quanto si pensi adesso di risparmiare perché impoveriranno la nostra società e indeboliranno la struttura formativa.
L’Italia nel 2021 ha speso per l’istruzione il 4,1% del PIL a fronte della media europea del 4,9%.
Continuare con la sola logica dei tagli – conclude – servirà solo a desertificare un terreno che andrebbe invece coltivato con cura, sostenendo lo sforzo degli insegnanti e del personale che vi si dedicano con passione».