Elezioni Comunali Avezzano. Franceschini (coal. Taccone): «Innovazione tecnologica ed ecosostenibilità per recuperare le periferie»

AVEZZANO – Innovazione, riqualificazione, nuove tecnologie, ecosostenibilità, cura della salute pubblica e dell’ambente. Questi i temi che caratterizzano la proposta di Alessandro Franceschini, candidato consigliere nella coalizione che sostiene Anna Maria Taccone Sindaca di Avezzano, con uno speciale e particolare riferimento alla vita delle periferie, delle frazioni e dei borghi periferici della città.

Anna Maria Taccone e Alessandro Franceschini

«La recente crisi sanitaria da Covid-19 – apre Franceschini – ha testimoniato l’essenzialità di azioni concrete e policy adeguate capaci di rendere la città moderna, al passo coi tempi e, soprattutto, in grado di competere con centri urbani più blasonati. Avezzano non può essere un fanalino di coda, né assumere un ruolo marginale. È inaccettabile constatare che ad oggi, in alcune zone del territorio comunale, come nella frazione di Castelnuovo, non è possibile connettersi a Internet, con tutti i conseguenti disagi. Senza le infrastrutture essenziali legate al digitale, ogni potenziale sviluppo risulta inespresso. Due esempi su tutti sono lampanti e strettamente attuali: lo smart working e la didattica a distanza. Come può, chi ivi risiede, lavorare o studiare se non dispone di un servizio essenziale come la rete internet? Bisogna, poi, favorire ogni occasione di partnership pubblico-privato – prosegue – , oltre che progetti di trasferimento tecnologico, anche per rilanciare il nostro nucleo industriale, che necessità di una significativa riorganizzazione. Sono molte le proposte che potrebbero essere messe in campo dalla futura amministrazione comunale per vivacizzare un ecosistema produttivo, e nulla dovrà rimanere intentato. Il filo con l’Europa non può, né deve, essere spezzato da politiche esclusiviste e da demagogia populista. Ho approfondito la possibilità di realizzare un impianto altamente specializzato dal punto di vista ingegneristico ambientale e chimico, dedicato allo stoccaggio e trattamento di reflui industriali. Si tratta di un progetto che coinvolge alcune giovani menti imprenditoriali della nostra comunità – sostiene l’ingegnere avezzanese – , a costo zero per le casse comunali, e la cui eventuale realizzazione rappresenterebbe un’opera dal grande valore strategico e fortemente connotata da caratteristiche di ecosostenibilità. Attraverso la presenza di una struttura del genere, il nostro territorio otterrebbe notevoli benefici. L’impianto tecnologico di utilità regionale, renderebbe più attrattivo il nucleo industriale attualmente in difficoltà e, di conseguenza, Avezzano diventerebbe un punto di riferimento per nuove aziende intenzionate a investire su nuovi siti nei quali trovare servizi che agevolino le proprie dinamiche gestionali.

Senza dubbio, la presenza di un’opera così importante, andrebbe a favorire le unità produttive presenti in zona, mettendole in condizione di comportarsi correttamente in materia di smaltimento dei reflui e fanghi e andando ad eliminare il relativo costo del trasporto del rifiuto che incide molto sui bilanci aziendali. Quindi, un costo di gestione in meno per l’impresa. Inoltre, dal punto di vista della tutela ambientale – va avanti – , la disponibilità dell’impianto, andrebbe a rappresentare una risposta concreta al costante e gravoso problema degli scarichi industriali nei canali del Fucino. In fase di costruzione, ovviamente, l’impianto offrirebbe numerose opportunità per le attività locali e, una volta in funzione, attiverebbe collaborazioni con centri analisi acque, ditte esperte nelle manutenzioni, e altre realtà che potrebbero mettere a disposizione nuovi posti di lavoro. Evidenti, infine, i molteplici benefici per l’indotto di tutti coloro che potranno usufruire dell’impianto anche da fuori Regione. È questo un esempio di intervento strategico che, in un’ottica sistemica e lungimirante, potrebbe offrire nuova linfa all’industria e contribuire a rilanciare il tessuto produttivo del nostro territorio. C’è bisogno, dunque – conclude Alessandro Franceschini – , di idee concrete da poter realizzare e che, fin da ora, rappresentano una delle attenzioni particolari al centro del programma della nostra coalizione a sostegno di Anna Maria Taccone».

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