Elezioni Comunali Avezzano. Gianfranco Gallese (coal.ne Babbo): «Mia l’idea delle ciclabili centro-periferia. Inascoltata»
AVEZZANO – Mentre inizia il battibecco fra candidati consiglieri comunali, sulla questione pista ciclabile, fatta bene, fatta male, favorevoli e contrari, chi ha votato sì e chi no, interviene il dottor Gianfranco Gallese, avezzanese doc, storico medico di famiglia di Avezzano, nonché esperto di alta montagna e soccorritore in montagna e attivo nella Protezione Civile.
Gallese, peraltro più incline al dialogo che alla lotta fra galli, vuole dire la sua sulla questione ciclabili ricordando di essere stato il primo a presentare un progetto che, però, poi è rimasto inascoltato e seppellito nei cassetti del Palazzo di Città, sia nell’Amministrazione Di Pangrazio, sia in quella De Angelis.
Vediamo di che si tratta. Gallese ricorda come, con proposta scritta e firmata insieme a lui dall’allora consigliere Mario Babbo con l’altro consigliere e medico Mario Madonna, aveva proposto la realizzazione “di un collegamento del cuore della città, sia con le frazioni di Antrosano, Castelnuovo, Cese, Paterno e San Pelino, sia con le periferie di Borgo Via Nuova, Borgo Incile e Caruscino”. Commenta Gallese: «Il nostro intento era ed è quello di contenere l’inquinamento atmosferico attraverso la riduzione del traffico e favorire altresì la piena fruibilità del comprensorio attraverso una mobilità sostenibile a chi per lavoro, per diletto, ma soprattutto per necessità (sono purtroppo moltissime le famiglie che in questo momento di crisi psico-socio- economica non sono in grado di mantenere neanche una utilitaria) deve spostarsi all’interno della città. Eravamo certi – prosegue Gallese – che la proposta avrebbe avuto un immediato accoglimento. Invece rimase lettera morta. La successiva Amministrazione, poi, ha realizzato piste ciclabili, ma risultando di non grande utilità e fruibilità. Ci riproverò perché resto convito dell’assoluta utilità, sociale, ambientale e per la salute dei cittadini, di un progetto del genere».