Emergenza Coronavirus. Sindacati metalmeccanici pronti allo sciopero nelle aziende abruzzesi che non si fermeranno oggi e domani
Fim, Fiom e Uil Abruzzo chiedono una sosta in attesa dei chiarimenti sul decreto Conte del 22 marzo
AVEZZANO – Fermata produttiva in attesa di capire quali aziende dovranno fermasi e quali no in base al decreto Conte del 22 marzo e finché non ci saranno le previste condizioni di sicurezza. Nelle aziende che non fermeranno le macchine, scatterà lo sciopero dei lavoratori. Questa la clamorosa decisione dei sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil Abruzzo e che varrà sin da oggi.
Ad annunciarlo un brevissimo comunicato congiunto delle tre sigle sindacali che mostrano così fermezza la volontà di chiedere ed ottenere sicurezza per i lavoratori e per i cittadini in generale.
Questa la nota dei sindacati confederali dei metalmeccanici abruzzesi: «In seguito alle comunicazioni del Presidente del Consiglio di sabato sera, ed in attesa delle necessarie precisazioni attuative del Decreto Legge, riteniamo che le aziende debbano agire per mettere in sicurezza gli impianti ed eventualmente prepararsi per il fermo produttivo.
In attesa di avere chiarimenti e di capire cosa dovrà essere fermato e cosa
eventualmente dovrà proseguire nell’attività, riteniamo non esserci le condizioni minime tra le lavoratrici e i lavoratori di serenità e tranquillità per tornare a lavorare.
Per queste ragioni FIM, FIOM e UILM Regionali sono a sollecitare tutte le imprese e le loro associazioni di rappresentanza ad optare per una fermata generale nei giorni 23 e 24 marzo 2020 utilizzando la CIGO per COVID-19. Sono fatte salve le attività necessarie per mettere in sicurezza gli impianti ed altre, eventuali inderogabili e documentabili attività.
Nelle aziende nelle quali non si riscontrerà tale disponibilità, si agirà con lo sciopero, confermato a livello nazionale da FIM, FIOM e UILM nelle giornate su riportate.
Quanto sopra è valido, a maggior ragione, nelle aziende nelle quali non siamo presenti con i nostri delegati».