Emergenza Covid, Marcozzi:”Dopo la figuraccia nazionale, Marsilio si dimostri collaborativo e lavori più per cittadini e meno per propaganda”
Ancora un duro attacco dell’opposizione pentastellata nei confronti del Presidente Marco Marsilio, dopo il weekend che abbiamo appena vissuto.
“Al Presidente Marsilio non sembra essere bastato aver già creato una volta il caos in Abruzzo. La pessima figura – con tutta l’Italia – sul passaggio da zona rossa e zona arancione, arrivato addirittura davanti al Tar a causa dell’irresponsabile comportamento di tutto il centrodestra, pare non aver portato alcun insegnamento, tanto che il tono delle ultime dichiarazioni rimane il solito. Un atteggiamento che sa più di sfida che di collaborazione nei confronti del Governo e dei ministri competenti in vista del passaggio alla zona gialla. Gli abruzzesi hanno bisogno di un Presidente e di una Giunta che rendano esecutivi gli aiuti stanziati in tempi brevi, per far arrivare nelle tasche di cittadini e imprenditori i ristori necessari ad affrontare l’emergenza economica conseguente alla pandemia da Covid-19. Invece il centrodestra, in evidente difficoltà, anticipa la solita tattica propagandistica, alzando fin da ora il tono sul prossimo cambio di fascia per distogliere l’attenzione sui propri ritardi. È questo il comportamento che, ripeto una volta di più, ritengo faccia il male degli abruzzesi. Mi auguro che non si arrivi a un’altra disfatta come quella vissuta pochi giorni fa al Tar. Nessuno può essere al di sopra della legge, men che meno un Presidente di Regione che deve dare l’esempio e assumersi le proprie responsabilità”.Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “Invece, a quanto pare il centrodestra, non riesce proprio a concentrarsi sui propri doveri di governo della Regione, preferendo le continue invasioni di campo su competenze che l’ordinamento giuridico assegna chiaramente allo Stato. È peraltro inconcepibile che sia proprio Marsilio – lo stesso che fino a poche settimane fa ripeteva che tutta Italia sarebbe diventata zona rossa, mentre alla fine ci è rimasto solamente l’Abruzzo – a fare adesso lo spiegone sui dati dei contagi. Ha già dato ampia prova della sua incapacità di interpretazione dei dati e di visione oggettiva della realtà che ci circonda, sarebbe ora che si limitasse a lavorare senza sosta sulle tante materie su cui ha competenza come presidente di regione Abruzzo. A partire dalla sanità, un settore nel quale ha soldi e poteri per intervenire di più e meglio di quanto fatto finora”.