Emergenza nella Protezione Civile. Cgil e Cisl Abruzzo: «I lavoratori chiedono certezze, chiarezza e sostegno»

L’AQUILA – Nell’assemblea sindacale, convocata da Fp Cgil e Cisl Fp, tenutasi oggi presso la sede della Protezione Civile a L’Aquila, il personale dipendente della Giunta Regionale ha sollevato diverse questioni cruciali relative al proprio futuro e al funzionamento stesso dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile (APC).

Questa la nota dei sindacati:

«Questi lavoratori, preposti alla sicurezza pubblica e privata, chiedono risposte concrete e un impegno da parte delle Autorità Regionali.

Prossima scadenza del Distacco: l’assenza di informazioni preoccupa

Un punto centrale della discussione è stato l’imminente scadenza del distacco del personale regionale all’APC, fissato al 31 dicembre 2023. I dipendenti lamentano l’assenza di informazioni e chiarezza da parte dell’amministrazione regionale riguardo alle modalità, ai tempi e alle condizioni di un possibile definitivo passaggio all’APC. Tutto ciò solleva seri dubbi sulla “opportunità” del suddetto passaggio, data la mancanza di informazioni sulle capacità operative dell’APC, sulle risorse investite, sul controllo e sull’autonomia dell’Agenzia stessa.

Proroga del Distacco e Contrattazione Decentrata

I lavoratori, per affrontare queste complesse questioni, chiedono una proroga di due anni del distacco in attesa dell’avvio della contrattazione integrativa decentrata che disciplinerà i vari istituti contrattuali.

Trattamenti adeguati e soluzioni

La Protezione Civile svolge un lavoro cruciale, spesso in condizioni difficili, e i dipendenti chiedono trattamenti adeguati, indennità per attività specifiche e chiarezza delle funzioni che in fase di emergenza non possono seguire il normale iter burocratico

Carenza di Figure Professionali e Atto di Organizzazione non applicato

È stata anche segnalata, nell’APC, una carenza di figure professionali specifiche, in particolare con competenze economico-contabili, carenza che mette in discussione la piena autonomia funzionale dell’Agenzia. Inoltre, l’atto di organizzazione dell’APC, approvato nel 2020, non è stato applicato in modo completo, sollevando interrogativi sulla gestione interna dell’Agenzia.

Rischio per l’Attività dell’APC

La scadenza di 21 contratti a tempo determinato il prossimo 31 ottobre 2023, in caso di mancata proroga, metterebbe in serio rischio l’attività dell’APC. Occorre una proroga immediata degli stessi in ottemperanza della Legge n. 14 del 24 febbraio 2023 e prevedere, successivamente, la stabilizzazione dei Contratti.

Richiesta di Azione Immediata

In conclusione, l’assemblea ha formulato le seguenti richieste:

  • Proroga del distacco del personale per almeno due anni;
  • Proroga dei contratti a tempo determinato dell’APC, con adeguata capienza nel PIAO e inizio di un percorso di stabilizzazione dei Contratti precari;
  • Un incontro con il Presidente della Regione Abruzzo (che ha la delega alla Protezione Civile) per chiedere un suo intervento che chiarisca le problematiche sollevate;
  • Risposte, a queste richieste, entro il 10 ottobre 2023.

È necessario, poi, la costituzione di un tavolo dedicato per discutere l’autonomia dell’APC e la contrattazione decentrata integrativa.

In mancanza della suddetta risposta nel termine dato, i lavoratori e le lavoratrici dell’APC attiveranno le conseguenti azioni sindacali che non escludono la proclamazione dello stato di agitazione.

Quanto sopra rappresentato è un richiamo urgente per affrontare e risolvere una situazione critica, da ormai troppo tempo, nella Protezione Civile dove la sicurezza pubblica è in gioco».