Energia, emergenza caro bollette e autoproduzione: la Cna chiede alla Regione Abruzzo un tavolo istituzionale

PESCARA – Subito un tavolo istituzionale chiamato a fronteggiare l’emergenza provocata dal “caro-energia”, ma anche dedicato allo studio delle misure più urgenti in materia di transizione energetica, aperto alla partecipazione delle forze imprenditoriali e sindacali abruzzesi.

A chiederlo alla Giunta Marsilio è il presidente regionale di CNA Abruzzo, Savino Saraceni, secondo cui «con il passare dei giorni si va delineando un quadro drammatico, soprattutto per il mondo della piccola e micro-impresa dei più diversi comparti produttivi, visto l’aumento esponenziale delle bollette di gas ed energia: rincari che rischiano di provocare chiusure di tante attività, oppure di veder scaricare su consumatori e utenti parte dei maggiori costi, alimentando un’ulteriore crescita dell’inflazione: per questo, occorre che nei territori il mondo delle imprese possa contare sul sostegno istituzionale per cercare tutte le contromisure».

Tra queste, a detta di Saraceni, vanno studiate da subito tutte le possibili scelte che vadano in direzione dell’autonomia delle imprese dalle fonti tradizionali, per guardare alla transizione ecologica e all’autoproduzione:

«Chiediamo alla Regione di sostenere, con bonus “ad hoc” e con gli strumenti legislativi a sua disposizione, di concerto con i Comuni e gli altri soggetti di governo del territorio, l’introduzione di fonti rinnovabili finalizzate all’autoconsumo da parte delle imprese.

E’ il caso degli impianti fotovoltaici: con la loro installazione in larga scala sui capannoni industriali si potrebbe nel tempo arrivare a una progressiva indipendenza e autonomia».

Savino Saraceni

Ma sono anche altre le richieste che la CNA rivolge alla Regione:

«Anche in materia di impianti eolici o idroelettrici crediamo si possano studiare soluzioni in grado di accrescere la produzione di energia in Abruzzo: la Regione, in questo senso, potrebbe fare una rapida ricognizione delle eventuali pratiche che ancora sono chiuse nei cassetti, e nel caso in cui abbiano i requisiti sbloccare i progetti, prevedendo magari specifiche misure per avviarne altri» dice ancora Saraceni, che della CNA è anche vice presidente nazionale.

In sostanza, si tratta di immaginare percorsi autonomi, in materia energetica, anche da parte delle Regioni:

«Alcune, come la Basilicata, in queste settimane hanno messo a punto originali misure per il contenimento dei costi dell’energia, con la previsione di bonus a favore delle imprese locali e delle famiglie proprio per fronteggiare l’emergenza: insomma, occorre anche in Abruzzo lavorare per cercare insieme le possibili soluzioni alla crisi, considerando soprattutto che sono le imprese più piccole quelle più fragili ed esposte».

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