Epilessie, la garante Maria Concetta Falivene al convegno della “G.D’Annunzio”.
PESCARA -La Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene ha preso parte nei giorni scorsi al convegno “Le epilessie queste sconosciute”, la prima giornata informativa su aspetti medico/sociali realizzata in Abruzzo in favore dei pazienti e delle loro famiglie. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Epilessia (sede interregionale Abruzzo e Molise) con la Lice – Lega Italiana Contro l’Epilessia, insieme al Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’Università “G. d’Annunzio” e all’Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo.
“E’ stata una giornata di lavoro molto proficua – ha dichiarato Falivene – per la quale il mio ringraziamento va a Roberto Veraldi, presidente del Corso di laurea in Servizio sociale e a Maria Pia Pierfelice, che ha offerto il suo supporto organizzativo, grazie ai quali è stato possibile realizzare un evento che rappresenta un forte segnale di coscienza sociale che può essere alimentato e nutrito attraverso le validissime istituzioni che infondono cultura e che rappresentano ossigeno per ogni società civile.
Abbiamo avuto modo di interfacciarci con neurologi e neuropsichiatri infantili della molisana Neuromed, del Salesi di Ancona e del Bellaria di Bologna, guidati dal dottor Alfonso Marrelli, consigliere della Lice e responsabile del centro epilessie dell’Aquila, hub regionale per le epilessie rare. Collegato da remoto, il Presidente dell’Associazione Epilessia, Tarcisio Levorato. Hanno partecipato, in remoto, anche gli studenti di Servizio Sociale, medici, operatori del sociale e pazienti”.
“I futuri assistenti sociali devono necessariamente possedere competenze trasversali – ha rimarcato Veraldi – saper leggere i bisogni della realtà, rispondendo al mandato sociale, saper progettare interventi e servizi. L’epilessia è una patologia complessa, che noi poco conosciamo. Non possiamo più girarci dall’altra parte. Da parte nostra massima collaborazione”.
Falivene ha poi sottolineato come l’epilessia sia “una patologia prettamente pediatrica (anche se può presentarsi in qualsiasi fase della vita)”, esprimendo “massima disponibilità verso quei genitori che trovano difficoltà nella vita scolastica dei propri figli, nell’esigere diritti dai servizi sociali e sanitari, garantendo l’assoluta tutela in favore dei minori che soffrono di epilessia”.
Nel corso del convegno è emerso come il tema dell’epilessia è ancora un tabù, che porta con sé stigma, pregiudizi e false credenze.
Tutti i relatori si sono mostrati concordi sulla necessità che la società civile debba accettare l’epilessia ed imparare a conviverci; si tratta infatti di una malattia sociale di cui moltissime persone soffrono, costrette a vergognarsene.
E’ altresì emersa l’esigenza di lavorare affinché chi è affetto da queste patologie, possa autorealizzare al meglio la propria vita, in un’ottica sistemica