Era Sonia, l’orsa che si aggirava nei pressi dell’area faunistica di Campoli Appenninico
CAMPOLI APPENNINICO (FR). Un orso che si aggirava, ieri, nei dintorni dell’area faunistica aveva subito fatto scattare l’allarme e la segnalazione ai Carabinieri e al Pnalm. Nel primo pomeriggio, raccolta la notizia, una pattuglia delle guardie del Parco si era prontamente portata sulla zona. E non c’è voluto molto a scoprire che si trattava di uno dei plantigradi ospitati all’interno dell’area funistica di Campoli Appenninico.
Un puntuale precisazione sull’accaduto e su tutta la procedura messa in atto è stata resa nota dallo stesse Ente Parco: eccola!
“Ieri, verso le 14:00, ci è stata segnalata la presenza di un orso al di fuori dell’area faunistica di Campoli Appennino (FR). Dopo circa 30 minuti, due Guardiaparco, Tommaso e Walter, sono giunti sul posto e hanno individuato l’orsa, potendo appurare che si trattava di Sonia, la femmina dell’area faunistica lì adiacente. Contestualmente, grazie anche al supporto di una pattuglia di Carabinieri della stazione locale, hanno provveduto alla messa in sicurezza della zona, isolando e tenendo sotto controllo l’animale, il quale rimaneva piuttosto tranquillo in un prato sottostante la strada a brucare erba. Alle ore 15:00 è intervenuto lo staff veterinario del Parco, Il Dottor Gentile con gli addetti Marco e Guido, insieme ad altri due Guardiaparco Maria Teresa e Lorenzo. In tal modo è stato possibile attivare le procedure di cattura: l’orsa è stata sedata e trasportata in pochi minuti in un piccolo recinto di cattura isolato dalla superficie boschiva più estesa dell’area faunistica.
Le operazioni si sono concluse con la messa in sicurezza dell’Orsa e senza alcun ulteriore problema di pubblica sicurezza alle ore 16:00. I Guardiaparco e il personale della Coop. Caspita, che gestisce per conto del Parco l’intera area, hanno in seguito perlustrato tutta la recinzione senza rilevare danni o falle alla stessa, che ad ogni modo viene controllata su base periodica. In conclusione si è potuto verificare che il punto utilizzato dall’orsa per la sua fuga: un condotto di scarico delle acque piovane, della lunghezza di circa 6 metri sotto terra e dal diametro di 50 cm circa. Il condotto era protetto da una rete di sicurezza, evidentemente saltata a causa delle ingenti piogge e nevicate dell’ultima stagione. Inoltre, la naturale perdita di peso dell’animale, avvenuta nel corso dell’inverno, ha effettivamente permesso la realizzazione di questa “impresa”, dal momento che in condizioni normali l’orsa non sarebbe mai riuscita a passare attraverso la struttura. Nell’interlocuzione con il Sindaco e i tecnici comunali, si è deciso di eseguire immediatamente un primo intervento di chiusura del pozzetto esterno, lavoro effettuato immediatamente da operai del Comune e terminato alle ore 17,30 circa. Mentre in data odierna il Parco si sta già curando di ripristinare le condizioni di massima sicurezza e funzionalità dell’intera struttura.
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