Espulsione diretta con accompagnamento sull’aereo per il marocchino clandestino ritenuto responsabile dell’incidente costato la vita a Sara Sforza

AVEZZANO – Eseguita ieri, dagli uomini della Polizia di Stato alla Frontiera Roma-Fiumicino, l’espulsione del giovane straniero di nazionalità marocchina responsabile dell’incidente stradale costato la vita, quattro anni or sono, alla giovanissima Sara Sforza di Aielli.

L’uomo, classe 1994, irregolare sul territorio nazionale, era destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di L’Aquila in quanto soggetto pericoloso per l’ordine e per la sicurezza pubblica e con gravi precedenti e pregiudizi di polizia tra cui rissa, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, truffa, lesioni personali e porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere.

Lo stesso, inoltre, si era reso responsabile, nel gennaio del 2020, del grave epsiodio dell’incidente sradale, nella zona commericale di Celano, nel quale, alla guida della propria autovettura, dopo aver assunto alcool e sostanza stupefacente, provocò un incidente stradale che costò la vita alla giovanissima marsicana.

La giovane vittima dell’incidente Sara Sforza di Aielli

In quella occasione, inoltre, era stato sorpreso in auto con un soggetto già destinatario di provvedimento di cattura. L’immigrato clandestino fu quindi arrestato e processato con condanna definitiva a 4 anni di reclusione, uno die quali scontato.

Ora è stata disposta l’espulsione, concretizzatasi oggi con l’accompagnamento a Fiumicino con un biglietto di aereo con destinazione Casablanca.

Per l’extracomunitario, che già in passato era stato espulso e accompagnato in C.P.R. e che si era reso inottemperante a precedenti espulsioni emesse dal territorio nazionale, questa volta è scattato l’accompagnamento diretto, opportunamente scortato a causa della sua pericolosità, nel paese di origine.

Una sola domanda: ma invece di far fare il processo e poi espellerlo, non sarebbe stato meno costoso e più utile rimandarlo nel suo paese di origine prima del processo e magari a sue spese?