Estate a Civita d’Antino. Dopo il rapper lanciato dal palco, rubate le offerte alla chiesa S. Stefano. Lontani i tempi dei pali del luce divenuti opere d’arte e del Samara Festival

CIVITA D’ANTINO – Estate sempre più… agitata a Civita d’Antino dopo mesi e mesi di ribalta, anche nazionale, per iniziative di grande valore culturale e sociale.

Le feste estive, infatti, hanno portato in evidenza un tratto a dir poco inquietante che è emerso, proprio in questi giorni, con il gravissimo episodio del rapper che si stava esibendo in piazza, letteralmente lanciato giù dal palco al culmine di un parapiglia scatenatosi in piazza.

Oggi, con grande sorpresa del parroco e dei parrocchiani della chiesa Santo Stefano Protomartire di Civita capoluogo, hanno preso il volo le offerte che vengono utilizzate per pagare le utenze della chiesa, nonché i fiori.

Due episodi, di diversa gravità, che però segnano una distanza siderale con i tempi nei quali, ad opera dell’ex Vicesindaco Matteo Di Fabio, il “Vicesindaco Militare”, Ciivita d’Antino andava alla ribalta della cronaca per iniziative originali e interessanti.

Iniziative quali il recupero dei pali della luce trasformati in opere d’arte e che ornano il grazioso centro roventano, la gatta “Sindaca degli animali”, il “Samara Festival” (che quest’anno è dovuto emigrare a Gioia dei Marsi ndr), la raccolta di atti e documenti per richiedere la denominazione del titolo di “Città” a Civita d’Antino, e tanto altro ancora.

Pare proprio che l’assenza di Di Fabio, che peraltro è anche apprezzato scrittore e cantautore, si faccia sentire in modo evidente dopo le dimissioni rassegnate, circa un anno fa, dall’amministrazione di Civita d’Antino.