“Etty Hillesum Elogio dell’Amore”: spettacolo della Compagnia Fantacadabra

“Ci sono esistenze di uomini e donne che pure situazioni inumane, ci hanno lasciato e lasciano testimonianze straordinarie per come sono riuscite a salvare “la sorgente buona nell’umano”, senza lasciarsi schiacciare totalmente da ciò che la realtà esterna distrugge.”

Etty Hillesum (1914-1943), era una giovane donna ebrea olandese, che voleva fare la scrittrice, ma che troppo presto condivise la sorte di altri milioni di ebrei: la sua entusiastica vita infatti, fu annientata nel campo di Auschwitz.

Con l’obiettivo di offrire un momento di riflessione e di costruzione di nuovi modi di vedere e vivere l’umanità, Mercoledì 10 gennaio alle ore 19, presso il Teatro di Casa  di Italia all’Istituto Italiano di Cultura di Instanbul e poi, giovedì 11 presso il liceo IMI verrà rappresentato lo spettacolo ETTY HILLESUM ELOGIO DELL’AMORE della Compagnia Fantacadabra.

Gli attori Laura Tiberi e Santo Cicco daranno vita alla rappresentazione, il cui ideatore e regista è Mario Fracassi, indossando i costumi di Antonella Di Camillo con le immagini video di Stefano Mont.

Lo spettacolo  vuole essere un omaggio della Compagnia Fantacadabra e del T.S.A. alla commemorazione della GIORNATA DELLA MEMORIA che è stata istituita per “ricordare le vittime della Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte” e per superare gli stereotipi della diversità di razza, l’esclusione dalla vita e la barbarie, il clima di odio e intolleranza che caratterizzò – e in alcune parti del mondo ancora accade  –  il periodo ricompreso tra il 1940 e il 1945.

Etty Hillesum era una giovane donna olandese ed ebrea non osservante che era appassionata di letteratura, interessata anche ai temi religiosi. Quando le persecuzione si delineano come un continuo pericolo ne coglie immediatamente la portata e le terribili conseguenze e sorge in lei una straordinaria forza d’animo. Non pensa a salvarsi, pur avendo l’occasione ma cerca invece, di adoperarsi per tentare di salvare i suoi compagni dal terribile “destino di massa” dei campi di concentramento prima, e della morte dopo.

Quando venne arrestata  fu prima condotta a Westerbork e poi trasferita al campo di Auschwitz, nel quale le vessazioni e le torture inflitte dai tedeschi, funzionano da amplificatore del suo amore e del suo umano sentire. La voce,  sempre più ferma e limpida,  respinge ogni minimo accenno all’odio chè “renderebbe il mondo ancor più «inospitale”. Un piccolo appunto nel suo diario ben spiega la posizione di questa donna: “ “Temprato”: distinguerlo da “indurito”; ed è proprio qui che sta la grandezza del suo pensiero e delle sue azioni.

Lo spettacolo dunque, oggi vuole porci davanti ad alcuni temi, assai pregnanti nell’esistenza umana, che caratterizzarono la sua esistenza: l’esser presente agli eventi del suo tempo,  la sua ricerca interiore, il suo desiderio di raccontare, i suoi interrogativi sulla differenza tra donne e uomini, la sua idea di Dio e dell’Amore, il suo altruismo radicale, la sua incontenibile ironia, il suo impetuoso spirito.

Allorché si avvicina alla morte, chiede di essere «un balsamo per molte ferite», raccontando di sé nel vasto regno della Shoah, diviene fonte per molte domande e riflessioni su un mondo in cui infinite persecuzioni e violenze ci impongono la necessità di “fare memoria”.

Etty, nello spettacolo parla in prima persona, cercando di indicarci la strada della bellezza contribuendo a renderci capaci di indagare sull’oggi, sulla nostra storia e le nostre chiusure, sui nostri campi e le nostre deportazioni.

Per prenotare all’evento, si prega di utilizzare l’apposito modulo disponibile sul nostro sito web.

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