Farà tappa anche Rieti il Cammino per gli Animali che ripercorre le strade di San Francesco: “Una manifestazione d’amore per tutte le creature”
RIETI – Domenica 1 ottobre farà tappa in città il Cammino per gli Animali, un itinerario da Assisi a Roma ideato da Angelo Vaira (Etologo, Fondatore di ThinkDog e dell’approccio Cognitivo Relazionale al cane) per manifestare pacificamente in favore dei Diritti degli Animali.
I partecipanti, provenienti da tutto il territorio nazionale, verranno accolti alle ore 18 in piazza Vittorio Emanuele II dal Sindaco Daniele Sinibaldi, l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Giuliano Sanesi e dalla Consigliera Angela Di Marco.
“Il Cammino è partito da Assisi il 23 settembre ed arriverà a Roma il 4 ottobre – come spiega il fondatore Angelo Vaira – è un gesto di compassione attiva per tutte le creature.
Col Cammino ripercorriamo le strade su cui si muoveva San Francesco. Contempliamo la natura che egli stesso contemplava, meditiamo negli eremi in cui lui stesso meditava. E’ una manifestazione d’amore per gli animali. E ne approfittiamo per portare l’amore per tutte le creature, come gesto simbolico.
Camminiamo da Assisi a Roma, per consegnare l’amore degli animali di San Francesco a Papa Francesco”.
Il cammino è stato inaugurato da Angelo Vaira nell’ottobre 2018 col sostegno della sua compagna Rosita Celentano. Ogni anno si ripeterà attorno alla data di San Francesco, il 4 ottobre. L’itinerario si sviluppa su 270km, sulla “Via Francigena” che percorriamo in 14 giorni e culminano con l’udienza col Santo Padre.
“L’atto simbolico è necessario per destare le coscienze alla questione animale. Riteniamo che Papa Francesco, dato il tema e l’importanza dell’enciclica Laudato Sì, possa contribuire non poco a destare le coscienze alla questione animale.
I punti cardine sono l’alleviare la sofferenza degli animali causata dagli umani. Informare sulle capacità cognitive degli animali fornendo loro il diritto fondamentale all’assenza di paura e alla libertà. Generare un clima di interdipendenza, poiché la pratica dello sfruttamento degli animali è la prima causa di: surriscaldamento globale, deforestazione, inquinamento delle falde acquifere”