Fasci littori e scritte “commemorative” del 100 anni della Marcia su Roma a L’Aquila. Immediata condanna di Anpi, Cgil e Stefania Pezzopane
L’AQUILA – Una serie di manifesti raffiguranti il fascio littorio con la scritta “Siamo ancora qui!”, affissi presumibilmente nella notte, sono comparsi questa mattina in molte zone della città dell’Aquila.
Insieme ai manifesti, poi, sono comparse anche scritte celebrative dei 100 anni dalla marcia su Roma (28 Ottobre 1922 ndr), con toni rivendicativi e minacciosi.
A L’Aquila non è il primo caso riferito a gruppi di estrema destra o neofascisti.
Al di là delle tante affissioni abusive riconducibili ad alcuni gruppi e movimenti di questo genere, infatti, , ci sono stati altri episodi, come il ritrovamento di bandiere e vessilli del Terzo Reich di qualche mese fa tra Lucoli e Roio.
Immediata la reazione di Cgil L’Aquila, dell’Anpi L’Aquila e della consigliera comunale, ed ex parlamentare del Pd, Stefania Pezzopane.
La nota della Cgil L’Aquila
«Riteniamo che non sia più possibile assistere inerti a tali fatti e che la condanna di episodi simili debba passare anche attraverso atti concreti. Per tale motivo, questa mattina il Segretario Generale della CGIL della Provincia dell’Aquila, Francesco Marrelli, ha depositato, presso la Questura dell’Aquila, formale denuncia/querela contro ignoti.
Atti del genere, oltre a configurare reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, si pongono in contrasto con i valori e i principi della Costituzione repubblicana e antifascista e con le norme che sanzionano l’esaltazione di principi, metodi e fatti del fascismo con il rischio di derive che minano la tenuta dei valori democratici.
Ci schieriamo contro l’odio e la violenza e contro l’esaltazione di anni bui come modalità di azione politica, ritenendo che oggi più che mai, sia necessario riaffermare un nuovo modello di società democratica, solidale, ugualitaria e che sia presidio di diritti e tutele per tutte e tutti.
Chiediamo a tutta la politica di prendere posizioni forti di condanna nei confronti di episodi tanto gravi quanto frequenti e di produrre, come già abbiamo chiesto in passato, atti e azioni di tutela e garanzia della legge, dei principi democratici e dei valori costituzionali.
Occorre rafforzare e allargare il fronte antifascista ed essere finalmente netti, superando qualsiasi equivoco e ambiguità, nella condanna e nelle azioni di contrasto al fascismo.
Torniamo a chiedere a tutte le forze democratiche e antifasciste di unirsi con ancora più forza per ostacolare pericoli e derive che minano, anche nel nostro territorio, i valori dell’Italia nata dalla guerra di Liberazione da quello stesso fascismo che, mai ostacolato, oggi torna prepotentemente in azione sfruttando le fragilità sociali ed umane del momento di crisi.
Non è più il tempo della timidezza. Fuori il fascismo dalla storia».
Stefania Pezzopane chiede che il Sindaco faccia subito ripulire e sparire simboli e scritte
«L’Aquila ricoperta di fasci littori. Il Sindaco faccia immediatamente togliere questa immondizia e ripulire le mura imbrattate da simboli littori, emblemi di fascismo, dittatura, torture, razzismo ed ogni altra nefandezza vergogna dell’Italia del ventennio.
E le forze dell’ordine ed autorità giudiziarie intervengano per punire questi delinquenti. “Siamo ancora qui” scrivono sui muri cittadini, con arroganza, quasi certi di passare con una segreta e malcelata impunità. Attendiamo fatti concreti, L’Aquila è città democratica ed antifascista».
L’Anpi L’Aquila rilancia il pericolo di un conflitto sociale innescato da questi simboli e queste ideologie
«Con somma fantasia dei simboli ed inaspettato tempismo un manipolo di eroici e temerari avanguardisti ha rinverdito, con sprezzo del pericolo ed il favore delle tenebre, i fasti gloriosi dell’era mussoliniana…
In realtà i soliti quattro ignoranti, vigliacchi e provocatori hanno sporcato i muri della città.
Gli individui sono stati immediatamente denunciati dal segretario della CGIL dell’Aquila, azione alla quale partecipiamo e che sottoscriviamo.
Quanto accaduto non è di certo da sottovalutare, sono stati esposti simboli abominevoli di violenza inaudita che ledono la dignità dell’intero paese. I fasci littori, l’ascia chiodata e frasi come “la marcia continua” rappresentano un richiamo alla feccia della storia. Non possiamo che rimanere indignati e sconcertati dell’inadeguatezza storica e della sfacciataggine di queste azioni.
Per fortuna le gesta e le ignominie del 28 ottobre sono state cancellate dalla storia e a L’Aquila il sacrificio di nove giovani ha sconfitto per sempre quella pagina vergognosa della storia.
Proprio nella serata di ieri siamo andati a rendere onore ai nostri martiri in compagnia di Michele Santoro, al quale abbiamo regalato il fazzoletto dell’ANPI. Insieme restiamo uniti per la pace, per la democrazia e la libertà, certi che la chiamata alla resistenza ci viene fatta ogni giorno, in particolare all’interno di questo complesso presente fatto di ingiustizie sociali e precarietà.
Non possiamo lasciare che riemergano rigurgiti di una storia bieca e di un regime criminale, non possiamo correre il rischio che questa simbologia e questa modalità di agire si inseriscano nel conflitto sociale.
È il momento di risposte, è il momento del coraggio nelle idee e nelle posizioni. Insomma, è il momento della resistenza. Continuiamo a chiedere lo scioglimento delle organizzazioni come Forza Nuova, continuiamo a tenere alti i nostri valori.
La storia ha già sconfitto il fascismo sta a noi difendere il futuro».