Federico Buffa: da Garrincha e Pelè fino a Neil Armstrong, “Il rigore che non c’era” incanta al Teatro dei Marsi
AVEZZANO – Una platea gremita accoglie Federico Buffa che riempie il Teatro dei Marsi per una serata di prosa di alto livello.
Grande intuizione di Lino Guanciale nella scelta dello storyteller di Sky Sport-Arte, che non delude le attese con uno spettacolo pieno di contenuti di carattere sportivo, storico, culturale ed emotivo.
Uno spettacolo ambientato in una dimensione senza tempo, seguendo il modello di “Waiting for Godot”, dove l’attore si ritrova con queste 3 figure ultraterrene che lo interrogano e lo aiutano ad immergere il pubblico in una serie di accadimenti storici, sportivi e non.
Si parte dunque proprio dal rigore (che non c’era) che sancisce il 1000esimo gol di Edson Arantes do Nascimento, al secolo Pelé. Partendo dal Brasile, Buffa si dipana nella storia dell’ispanoamerica, narrando a pubblico di figure sportive storiche come “El Loco” Houseman e Garrincha fino a spiegare la storia del sud America ed in particolare del regime militare brasiliano. Da qui la storia di Elis Regina, una delle storie più sofferte ed esemplificative delle privazioni che porta un regime militare.
Da qui si riparte poi con i Beatles, nella celebre copertina del vinile di “Sergeant pepper”, introducendo la storia del “Black power” e le figure storiche, sportive e non, per la parità di diritti: Kareem Abdul-Jabbar, Malcolm X, Cassius Marcellus Clay / Muhammad Ali, Tommie Smith e John Carlos, Kendrick Lamar, Billie Holiday con la sua struggente “Strange Fruit”, gli Harlem Globetrotters, fino a Michelle Obama, introducendo anche il tema delle armi in USA.
Gli ultimi due eventi raccontati alla platea saranno poi la conquista e storia del Perù, dalla prima venuta di Francisco Pizarro, passando per il Sendero Luminoso (organizzazione terroristica che prende il potere in Perù) fino ad oggi dove si è tornati ad una condizione democratica. Infine la serata si conclude guardando con il naso in sù (metaforicamente) verso la Luna, con la storia che portò a quei famosi 20-21 luglio 1969.
Questa ciò che è andato in scena in una serata di storia, cultura e sport, forse al di là della “classica” prosa rigida e fedele a sé stessa; ma senza dubbio un ottimo risultato per Federico Buffa e per il Teatro dei Marsi. Una serata che non fa che dare sempre più lustro a molti altri spettacoli di pregio della stagione teatrale del “Teatro dei Marsi”. Senza dubbio una annata non comune.