Ferrovia Avezzano-Roccasecca. Il comitato:”I nostri appelli inascoltati, intervenire ora per il rilancio dell’infrastruttura”
La Ferrovia Avezzano Roccasecca di recente è tornata al centro della attenzione, da un canto con occhi favorevoli e dall’altro con occhi contrari. È il possibile arrivo in Ciociaria dell’AV ad aver dato ulteriore senso alla battaglia. Una linea che sembra essere diventata uno dei peggiori mali dell’area e con essa l’attività del Comitato che dal 2014 raccoglie le preoccupazioni di quanti temevano che la linea sarebbe rimasta chiusa.
Dalla segnalazione dei disservizi al prezioso contributo per ottimizzare gli orari, il ripristino delle corse o il miglioramento della sinergia con il trasporto su gomma, soprattutto quello pubblico sono solo alcuni dei risultati raggiunti, con la speranza che si aggiungano a questi anche la sostituzione dei mezzi ormai vecchi ed obsoleti.
Certamente il periodo storico che stiamo vivendo non è un periodo da prendere ad esempio: questa linea, è noto, è mezzo preferenziale degli studenti e dai pendolari che usano il treno per raggiungere le scuole superiori o le università o il posto di lavoro.
Il treno è spesso vuoto recentemente; purtroppo non solo il treno: lo sono le aule prima di tutto e di conseguenza lo sono i treni e gli autobus.
Ad intervenire sono l’Avv. Emilio Cancelli, e il Dott. Ing. Rosaria Villa, Presidente e Vicepresidente del comitato:” Recentemente siamo stati oggetto di interesse da parte di alcuni cittadini (quasi esclusivamente di Sora) che evidentemente non avendo difficoltà a che i figli raggiungano le scuole superiori vedono la ferrovia come inutile, se non dannosa? È’ malcelata anche l’insinuazione che probabilmente ci siano degli interessi per portare avanti questa battaglia da parte del Comitato: a noi preme chiarire che ci interessava allora conservare una infrastruttura pubblica, oggi ci interesserebbe migliorarla ed efficientarla. A noi sembrerebbe più facile che la volontà di caldeggiare la soppressione di un servizio pubblico nasconda l’interesse a favorire un sottobosco di piccole compagnie private di servizio su gomma”.