Ferrovia Roma-Pescara. Nella risposta a Paolucci la conferma che non ci sono né tempi, né risorse. «L’asse Meloni-Marsilio ha solo preso in giro sindaci e cittadini»

L’AQUILA – Ferrovia Roma/Pescara, la rispsota all’interrogazione del capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, dimostrerebbe, a detto dell’interpellante, che non ci sono tempi e risorse per fare quest’opera e che il duo Meloni-Marsilio ha solo preso in giro gli abruzzesi.

Questa la riflessione, nella sintesi più estrema, del consigliere Paolucci alla risposta avuta in Consiglio in merito alle sue richiese di chiarimenti sulla questione della linea ferroviaria da e per la capitale.

«Dalla Regione non arriva nessuna certezza né sulle coperture, né su procedure e tempi di realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara.

L’unica cosa certa sono i fondi tagliati al progetto da quando esiste la filiera Meloni-Marsilio – commenta caustico il commento del capogruppo Pd Silvio Paolucci -, la mancanza di opere infrastrutturali nei cinque anni di governo regionale di centrodestra e la perdita dei voli a causa della cattiva gestione dello scalo aeroportuale.

Incertezze imbarazzanti, in tutti questi mesi cittadini e sindaci sono solo stati presi in giro.

Silvio Paolucci

Siamo stati costretti a fare un’interpellanza per conoscere gli intendimenti della Regione e gli atti con cui alla linea Pescara-Roma sono stati sottratti fondi per 1 miliardo e 400 milioni, di cui 620 milioni oggetto del precedente finanziamento dei lotti 1 e 2 a valere sul Pnrr e 845 milioni spariti con il documento dell’8 giugno scorso che ha tagliato la tratta interporto Chieti-Pescara e quella Sulmona-Pratola Peligna-Tagliacozzo e Avezzano.

Una presa in giro per tutti – continua Paolucci – sia perché si dice che l’intervento complessivo è di 7.3 miliardi di euro, ma non conosciamo gli intendimenti né del Governo, né quelli della Regione in merito e non si hanno notizie neppure del recupero dei 620 milioni, degli 845 e del valore complessivo dell’opera nonché delle tempistiche e degli altri fattori e per di più le risorse inizialmente previste nel PNRR, pari a 620,17 milioni di euro per lo sviluppo e la velocizzazione della tratta, sono state dirottate su altre trasversali per il riconoscimento dei  Corridoi europei che sono dirette concorrenti dell’Abruzzo.

In sostanza non sappiamo con quali coperture verranno realizzati i primi due lotti, il primo dei quali risulta assegnato e il secondo in dirittura d’arrivo.

Il nulla, diventato ancora più dannoso per l’Abruzzo da quando si è insediato il governo Meloni: col centrodestra alla Regione e la Meloni premier abbiamo perso un miliardo e mezzo di euro per l’opera, inoltre, con l’asse Meloni-Marsilio in meno di una stagione abbiamo visto cancellare dal nostro aeroporto ben 5 voli e in 5 anni non c’è stata una sola opera infrastrutturale di rilievo di cui ci si ricordi la posa di una prima pietra, o la conclusione di una procedura messa in cammino e finanziata da questo governo regionale.

Un’incapacità imbarazzante che sta promuovendo lo sviluppo delle regioni vicine, più tempestive e lungimiranti dell’Abruzzo di Marsilio».