Festa della Repubblica. A Rieti e Campobasso medaglie e benemerenze ai familiari di internati nel lager nazisti
AVEZZANO – Domani, mercoledì 2 giugno, ricorre il 75° anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana nata dalla Lotta di Resistenza contro il nazifascismo, a conclusione dell’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale, e voluta dagli italiani con il voto nel referendum che sancì il definitivo tramonto della Monarchia Savoia e l’instaurazione della Repubblica e della piena Democrazia.
Ad Avezzano, il Comune invita i cittadini ad esporre una bandiera alle finestre. Seppur in forma ridotta per il numero dei partecipanti, rispetto agli anni precovid, il Comune vuole dare alla celebrazione del 2 giugno un forte connotato simbolico. “Le bandiere italiane che sventolano lungo le strade del centro cittadino – si legge nella nota di palazzo di Città – in ricordo di quella storica data che sancì la nascita della Repubblica Italiana: alle 11, il Sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, con al fianco il capitano, Floriano Maddalena, presidente di Assoarma, amministratori, rappresentanti dell’Unuci, associazioni d’arma, autorità civili, militari e religiose, forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Polizia Locale e volontari della Protezione civile, commemorerà l’evento di fronte al monumento ai caduti dove deporrà una corona di alloro, benedetta da don Franco Tallarico. Appuntamento – conclude la nota del Comune – con partecipazione contingentata in piazza della Repubblica, per ricordare la storica decisione del popolo italiano nell’anno 1946 che mise fine alla Monarchia e aprì la strada alla “Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
A Campobasso, alle ore 10.30, in Piazza della Vittoria, avrà luogo, nel massimo rispetto delle vigenti misure anti Covid, la cerimonia solenne dell’alzabandiera; a seguire il Prefetto di Campobasso Francesco Antonio Cappetta deporrà una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti.
Successivamente consegnerà due “Medaglie d’Onore”, concesse dal Presidente della Repubblica, a titolo di risarcimento soprattutto morale per il sacrificio compiuto, alla memoria dei Signori Isidoro Giuliano, nato a Sant’Elia a Pianisi, e Angelo Michele Camino, nato a Petrella Tifernina, militari, internati nei lager nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale.
A Rieti, si terrà in piazza Mazzini con inizio alle ore 10, la consueta cerimonia della Festa della Repubblica. Nel rispetto delle attuali misure di contrasto alla pandemia, le celebrazioni saranno limitate al momento solenne dell’alzabandiera, al quale farà seguito la deposizione da parte del Prefetto e del Sindaco di Rieti di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica. A seguire, presso il Palazzo del Governo saranno consegnate le seguenti benemerenze:
- Medaglia d’Onore ai “cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto e per l’economia di guerra” concessa, alla memoria, a Angelo Minichetti, ex deportato ed internato nei campi di Mostar e Norimberga dal settembre 1943 al mese di maggio del 1945, che verrà ritirata dalla figlia Paola;
- Onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” conferite ai sotto indicati insigniti:
- FORMICHETTI Fabrizio – Ufficiale
- ANGELUCCI Achille – Cavaliere
- CIPRIANI Federico – Cavaliere
- FASCIOLO Antonio – Cavaliere
- SCORRETTI Gianluca – Cavaliere
- TITTONI Emanuela – Cavaliere
A Pescara, il 2 giugno sarà «occasione per la Manifestazione Nazionale “La Repubblica ai lavoratori”, il Partito Comunista dell’Abruzzo invita ad una grande mobilitazione che si terrà a Pescara in Largo Madonnina (Ponte del mare). Un invito che tiene conto non solo della “macelleria sociale” intensificata dal governo del banchiere Mario Draghi, ma anche e in particolar modo, per i gravi rischi ai quali tutto il territorio abruzzese va incontro. Gli annunciati esuberi in aziende strategiche quali la Denso e la Pilkington, mostrano plasticamente la strategia di imprese parassitarie che si nutrono del denaro pubblico, delle garanzie Sace e che poi delocalizzano, licenziano o intensificano turni ai limiti della sopportazione umana. Un sistema fallimentare quello capitalista che porta inesorabilmente alla miseria della stragrande maggioranza di chi subisce il massacro da parte di una sparuta minoranza padronale. Esemplare riguardo è la situazione in Val di Sangro. Di fronte al ricorso della M.A. (ex Blutec) all’istituzione degli straordinari obbligatori per far fronte all’aumentata richiesta produttiva dovuta alla Sevel, non possiamo non partire dalla considerazione di uno dei nostri padri, Karl Marx. I lavoratori non sono “strumenti di produzione” e non si può loro prospettare come unico scopo della loro vita in azienda il guadagno. Non li si può rabbonire proponendo un “menomale che c’è il lavoro”. Slogan padronale che si insinua anche nella zona industriale di San Salvo dove Amazon, il colosso che non paga tasse in Italia e men che meno gli oneri di urbanizzazione al comune ospitante, sta per insediarsi. L’emblema dello sfruttamento ai limiti dello schiavismo.
Anche per tutto questo, la Manifestazione del prossimo 2 giugno s’intitolerà, “La Repubblica ai lavoratori”, che ben definisce l’idea di società per la quale il Partito Comunista si batte e cioè uno Stato che sia guidato dalla vera maggioranza del Paese, i lavoratori che producono davvero la ricchezza, tuttavia accumulata nelle mani di pochi sfruttatori parassitari che pur rappresentando meno dell’1% della popolazione, detengono la ricchezza di più di mezzo pianeta. La Manifestazione è contro Draghi, in quanto si ritiene che mai un banchiere responsabile delle più selvagge privatizzazioni, possa fare l’interesse del popolo partendo dalle classi lavoratrici. È contro l’Unione Europea, che da ente sovrastatuale risponde alle logiche della BCE e dei grandi potentati economici, non certo ai lavoratori. È contro la NATO, anacronistico strumento di guerra che saccheggia le risorse dello Stato e minaccia la pace nel mondo. È una manifestazione per i diritti sociali cancellati in questi ultimi vent’anni; per il potere ai lavoratori; per un mondo nel quale vi siano tutte le libertà tranne quella di poter sfruttare e vivere del lavoro altrui.
Appuntamento il 2 giugno a Pescara alle ore 10,30 al Largo Madonnina (Ponte del mare), per condividere assieme l’idea di un mondo diverso, di una società più giusta». Il Segretario Regionale del Partito Comunista, Antonio Felice.