Firmato all’Aquila il Piano Città per gli immobili pubblici
L’AQUILA – Il processo di rigenerazione urbana dell’Aquila oggi si rafforza con la sottoscrizione del ‘Piano Città degli immobili pubblici’.
L’accordo, firmato a palazzo Margherita dal direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, e dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, mette al centro, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza, i fabbisogni delle pubbliche amministrazioni e le esigenze espresse dai cittadini.
Un’intesa che ha l’obiettivo dichiarato di “potenziare i processi della ricostruzione e riqualificazione, garantire la conservazione della memoria culturale e ambientale e rilanciare lo sviluppo del territorio”.
L’accordo riguarda un primo portafoglio immobiliare composto da 14 beni, di cui tre del Comune, che le parti potranno ampliare. Alcuni di questi sono interessati da operazioni di razionalizzazione volte alla riduzione di locazioni passive, al riordino delle funzioni statali e al recupero e riqualificazione delle caserme militari dismesse.
Tra queste la Caserma Rossi, già interessata da precedenti accordi, il cui progetto di rifunzionalizzazione prevede il trasferimento al suo interno del nuovo Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, di altre amministrazioni statali oggi in locazione passiva e spazi da cedere in permuta al Comune; Palazzo del Tar ed ex Caserma de Amicis, destinata a diventare un polo culturale.
Si lavorerà anche al recupero e alla riqualificazione di vuoti urbani che interessano immobili di proprietà del Comune, come il Progetto Case di Sassa e Coppito 2, alloggi di via De Vincenzo, che saranno riqualificati per residenze universitarie, un centro di formazione del Corpo Nazionale dei Vigili di Fuoco e nuovi alloggi per il Ministero della Difesa.
Il Piano città dell’Aquila avvia il tavolo tecnico che avrà anche il compito di individuare un set di indicatori per misurare, valutare e monitorare il valore economico, sociale e ambientale generato, in relazione a nove assi strategici: rigenerazione; tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e dell’identità scientifica e tecnologica; qualità ambientale; transizione circolare; transizione energetica; transizione climatica; mobilità sostenibile; partecipazione; inclusione e welfare.