Firmato il protocollo d’intesa per l’avvio di un tavolo tecnico sullo studio di fattibilità per l’ammodernamento e la velocizzazione sulla tratta ferroviaria Roma Pescara.

AVEZZANO – Le speranze degli abruzzesi hanno trovato soddisfazione. Ieri, 3 marzo, i Governatori di Lazio e Abruzzo – Zingaretti e Marsilio – insieme con l’A.D. di R.F.I. – Gentile –  hanno posto la loro firma accanto a quella del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture – Paola De Micheli sul  protocollo d’intesa per l’avvio di un tavolo tecnico sullo studio di fattibilità per l’ ammodernamento e la velocizzazione sulla tratta ferroviaria Roma Pescara.

Il Governatore Marsilio ha dichiarato che entro giugno si avvierà un progetto complessivo sulla tratta Roma-Pescara in forza del quale sarà possibile ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza, “portando a meno di due ore  il  tragitto tra Roma e Pescara e  quello tra Avezzano e Roma in meno di un’ora; inoltre, sulla tratta Sulmona Pescara sono previsti treni ogni 30 minuti per connettere l’Abruzzo al resto dell’Italia”.

E’ evidente che l’atto firmato oggi, riconosce – per ammissione del Governatore – “l’importanza strategica  della linea ferroviaria di interesse all’interno del più vasto quadro delle infrastrutture nazionali di trasporto”. La mancanza di interventi strutturali fondamentali, che hanno segnato la linea per quasi un secolo, stanno per essere superati dagli investimenti che saranno prossimamente progettati dal territorio, congiuntamente alle altre istituzioni, per restituire alla Roma–Pescara quella importanza cruciale che oggi, anche e soprattutto in previsione della ZES, le compete. Il Ministro, dal canto suo, ha ribadito che la sfida del futuro è il superamento della naturale separazione orografica (per la direzione longitudinale degli Appennini) tra Est e Ovest della nazione, da attuarsi proprio al centro per il più equo e agevole raggiungimento di mete sia verso nord sia verso sud, con analoghi tempi di percorrenza. C’è concordanza istituzionale anche sulla necessità che gli investimenti vengano progettati insieme alle altre istituzioni territoriali.

Nel corso della conferenza stampa che Marsilio ha tenuto con Francesco Lollobrigida e Andrea Delmastro Delle Vedove immediatamente dopo la firma del protocollo d’intesa, sono stati ricordati i numerosi incontri che l’ A.D. di RFI ha avuto con i rappresentanti della Regione Abruzzo e sul territorio per scegliere il miglior modo di utilizzare le risorse disponibili (circa 1,5 miliardi complessivo dei quali solo 350 milioni sono già finanziati e in cassa) ed evitare una  “diluizione” inefficace sul piano della sostanza degli interventi. Nello specifico è stato ricordato che, la linea Roma Pescara, ad eccezione di piccoli tratti che hanno visto il loro tragitto essere assimilato all’alta velocità, per il resto si tratta di “una linea monorotaia, con bassa capacità di carico e quindi inutilizzabile per il trasporto merci e che per i pendolari diventa un vero e proprio calvario in cui, un viaggio di circa 200 km, si completa dalle 3,20 alle 5 ore.

Il protocollo sottoscritto dalle quattro parti permette di prendere atto e di classificare “questa linea come un’infrastruttura strategica che entra a far parte delle priorità negli investimenti  e delega ad un gruppo di lavoro,  costituito dai quattro soggetti sottoscrittori, entro giugno,  di preparare un progetto per utilizzare subito i soldi già in cassa e di individuare gli interventi più efficaci per ridurre alcune percorrenze”.  Il primo di questi si concretizzerebbe  nell’aumento di frequenza delle partenze (ogni ½ ora) sulla tratta Sulmona Pescara, attuando raddoppi selettivi presso Torre dei Passeri  e Popoli: questo intervento va a ricomprendere il territorio da Sulmona verso Pescara in un’area metropolitana pescarese estesa; rispetto a quello della giunta D’Alfonso, focalizzato invece sulla linea Chieti Pescara,  permetterà di riconnettere le aree più interne come il sulmontino e la valle peligna a tutto il territorio costiero. Il secondo intervento riguarderà invece la linea Avezzano Roma, la cui priorità è la velocizzazione della tratta, attraverso la creazione di alcuni by pass sul territorio laziale che raddrizzino il percorso e consentano perciò di portare il tempo di percorrenza al di sotto dell’ora.  I lavori di questa prima trance di finanziamento dovrebbero essere completati nel giro di sei/sette anni e dovrebbero consentire di viaggiare tra Roma e Pescara in 2 ore e 30 minuti anche se l’ambizioso obiettivo finale è quello di scendere sotto le 2 ore.

Il treno farebbe così una bella differenza rispetto ad altri mezzi su gomma perché sarebbe di gran lunga più competitivo e conveniente; più sicuro; ecocompatibile; potrebbe trasportare un considerevole numero di passeggeri e ultimo, ma non meno importante, consentirebbe una decentrazione di residenze nelle piccole cittadine che insistono nell’interland romano ma anche nel territorio abruzzese fino ad Avezzano.

Buone notizie arrivano anche per interventi – finanziati dal Ministero, dalla Regione e da R.F.I.  – da effettuarsi alcuni nell’immediato e altri in un non lontano futuro: un provvedimento riguarderà – visto il temporaneo blocco dei viadotti del Cerrano sulla A14 –  lo spostamento del traffico merci dal trasporto su gomma a quello su ferro, da attuarsi presso il punto nodale di Manoppello per giungere, via ferrovia, fino a Iesi; e ancora, la “bretella di Sulmona”  cioè la realizzazione dello scambio diretto della linea L’Aquila Sulmona per giungere a Pescara in 1 ora e 1/2; al riguardo è stato sottolineato che la linea, oggi funzionante a  gasolio, sta per essere elettrificata (con buona pace dell’ambiente); la prossima realizzazione di una stazione ferroviaria presso Martinsicuro per raggiungere la realtà economica della Val Vibrata; e la costruzione di una banchina più grande –  presso il porto di Vasto “l’unico vero porto regionale” – che permetterà di portare la ferrovia fin sul molo portuale per consentire operazioni di carico e scarico veloci, sicure ed economiche.

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