Fondi del governo per le scuole abruzzesi a sostegno dell’autonomia e della comunicazione dei ragazzi disabili
AVEZZANO – Scuole finanziate anche in Abruzzo con il decreto del governo che stanza 100 milioni di euro del “Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità”.
I fondi sono assegnati, per l’anno 2022, ai comuni che esercitano effettivamente le funzioni per l’assistenza, l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali.
L’importo a ciascun ente è determinato in proporzione al numero degli alunni disabili iscritti, nell’anno scolastico che si conclude in quello di assegnazione del contributo, nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado di ciascun comune.
La quota complessiva di 100 milioni di euro del Fondo in favore dei comuni per l’anno 2022 è ripartita in proporzione al numero degli alunni disabili iscritti nell’anno scolastico 2021/2022 e sulla base delle note del Ministero dell’istruzione.
Soddisfatto il Presidente dell’Anci Antonio Decaro
«Siamo molto soddisfatti per quanto viene inserito nel decreto che ripartisce i fondi per il sostegno agli alunni con disabilità – ha dichiarato Antonio Decaro – infatti è stata accolta la richiesta dell’Anci di prevedere, per la prima volta, un fondo di specifica competenza dei Comuni destinato all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni delle scuole comunali, cioè le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Sono 100 milioni di euro a decorrere dal 2022, che si vanno ad aggiungere ad altri 100 milioni che, come già previsto, le Regioni trasferiranno alle Città metropolitane.
È un tema sul quale i Comuni sono molto impegnati per rispondere alle esigenze degli alunni e delle loro famiglie – ha concluso il presidente dell’Anci – e sul quale è indispensabile rafforzare le dotazioni finanziarie».
Una dotazione importante, quindi, che ha raggiunto scuole e comuni in tutta la regione e che servirà per fornire strumenti concreti per il progresso e l’autonomia di questi ragazzi.
Una occasione e una possibilità da sfruttare al massimo, per continuare nella battaglia, anche culturale, per l’eliminazione di differenze e l’esclusione di chi patisce già un forte disagio.