Genovesi (Lega): «In Fase 2 ospedale di Avezzano laboratorio analisi». Ma la sanità marsicana è all’anno zero
AVEZZANO – L’ospedale di Avezzano deve avere un laboratorio di riferimento regionale per le analisi dei tamponi Covid-19. La richiesta arriva dal Commissario provinciale della Lega Salvini Premier, Tiziano Genovesi, che la rivolge, giocando in casa, all’assessore regionale alla salute, sempre della Lega, Nicoletta Verì.
«Nella cosiddetta Fase 1 – scrive Tiziano Genovesi – , quella dell’emergenza, il coordinamento provinciale aquilano della Lega ha lavorato all’unisono con l’assessore Nicoletta Verì per arginare la crisi epidemiologica a tutela delle nostre comunità; entrati ormai nella Fase 2, la famosa ripartenza, abbiamo la necessità di pianificare e potenziare quelli che sono i presidi ospedalieri presenti sul nostro territorio, ipotizzando anche nel nosocomio SS. Nicola e Filippo un laboratorio di riferimento regionale per l’analisi dei tamponi. Ringraziamo per la disponibilità e per la collaborazione – prosegue – l’assessore con delega alla sanità con cui ci siamo interfacciati anche sull’ospedale di Tagliacozzo, ospedale in cui saranno dislocati i pazienti che necessitano della “quarantena finale”; altrettanto impegno è stato profuso per rendere di nuovo operativi, a stretto giro – conclude il commissario provinciale della Lega- , sia il pronto soccorso di Pescina che quello di Tagliacozzo».
A Genovesi, però, ci consentiamo di fare una notazione. Non pare a lui e alla Lega provinciale dell’Aquila, che forse l’assessora Verì, e ancor prima il Presidente Marsilio e la Giunta regionale, dovrebbero essere sollecitati ad una maggiore attenzione per la sanità marsicana? In piena emergenza Covid, infatti, questa zona si è trovata con due ospedali praticamente chiusi e il nosocomio di Avezzano non in grado di affrontare la situazione, ospedale che necessiterebbe, al contrario, emergenze pandemiche a parte, di essere dotato nuovamente, di reparti, servizi e soprattutto strumenti e personale adeguati al tipo di realtà e al numero di popolazione che la Marsica rappresenta. Visto che si è in stesura di una ristrutturazione del sistema sanitario abruzzese, vogliamo augurarci che per una volta i marsicani siano trattati da cittadini e, tanto per cambiare, non come “i cafoni” di siloniana memoria. Questi ci sembrano i problemi concreti di questa zona, degni di interesse e di azioni, magari tralasciando maldestri interventi su fatti nazionali come accaduto in questi giorni.