Gioacchino Veneziano e il suo punto di vista sul disastro carcerario italiano: “Basta mettere la testa sotto la sabbia e si dica la reale situazione quale è!”
PALERMO – In un video postato sul suo profilo Facebook e inviato alla stampa il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Sicilia, Gioacchino Veneziano, si esprime sul settimo suicidio di un poliziotto penitenziario maturato nella sua Sicilia.
Veneziano, con poche ma chiarissime parole, mette a nudo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, lo stato disastroso nel quale versa il sistema penitenziario; di come si sta cercando di mettere la testa sotto la sabbia ( sinceramente del perché gli altri non si appoggiano ai dati della UIL non ne capiamo il motivo) mancando di calcare la mano sulla reale situazione carceraria e che solo il sindacato da lui rappresentato, in quanto ai reali dati lo ripete quasi fosse un mantra.
Sono 14.000 i detenuti in più e 18 per mille i poliziotti in meno quelli contati dalla UIL. Non se ne trova traccia, in effetti, nelle dichiarazioni fatte da qualsiasi altro rappresentante penitenziario se non con numeri di molto inferiori. Ci si ora chiede da che parte sta la verità.
Certo è che lo stato pietoso delle carceri di oggi viaggia in parallelo con i dati forniti dalla Uil segno che quanto dichiarato dai suoi dirigenti un fondamento di verità ce l’ha, eccome se ce l’ha.
Il tutto viene acclarato, offrendone la tangibilità su quanto detto, dal fatto che nessuno ha mai smentito il dato fornito dal sindacato che evidentemente ne sta rappresentando al meglio la situazione.
Nessuna messa in discussione quindi su quanto rappresentato dalla UIL PA Polizia Penitenziaria come non possono esser discussi i dati sui 61 suicidi tra i detenuti e i 7 infra baschi blu materializzatisi dall’inizio dell’ anno.
Ci si chiede a questo punto in mano a chi il cosiddetto “cerino” va messo sul piano delle responsabilità.
Di certo i politici dovranno fare parecchio per dimostrare di non esserne i “meritevoli”.
Ma vediamo cosa dice Veneziano.