Giornata Mondiale della Meteorologia. Stefano Bernardi: «Prevedere il tempo per prevenire in tempo»
SULMONA – Prevenire alluvioni, ondate di calore, incendi boschivi, ovvero incidenti e nel peggiore dei casi vittime, è una prerogativa che la meteorologia moderna, così come quella da sempre e saggiamente posta in essere dal Meteorologo Stefano Bernardi, si ripone in serbo di fare.
Lo stesso Bernardi, in tutte le occasioni che lo ha visto pronto a soddisfare le esigenze di prevedere il perpetrarsi di eventi meteorici estremi, non ha mai lesinato di dispensare consigli utili in merito.
Come dire, prevedere il tempo per prevenire in tempo.
Un sentito grazie va a lui, certamente, così come ovviamente va anche e soprattutto alle donne e agli uomini dei Centri Funzionali e dei Centri di Competenza di protezione civile che ogni giorno operano nel monitoraggio e nelle previsioni per il sistema di allertamento, cruciale misura di adattamento alla crisi climatica.
Ieri è stata la Giornata Mondiale della Meteorologia e non potevamo esimerci dal rappresentarlo ai lettori il concetto che quest’anno si è proposto di sviscerare qual è appunto quello della meteorologia intesa come scienza utile per prevenire oltre che prevedere.
Il tutto anche in considerazione del fatto che sempre più, visto il reiterarsi di situazioni al limite dell’umanamente sostenibile, la mancanza di adeguati supporti educativi rischiano di farci trovare, in caso di calamità naturali, tutti impreparati e con le conseguenze che tutti possiamo immaginare.
I meteorologi come Stefano Bernardi e tutti gli attori protagonisti della prevenzione da sempre offrono il loro supporto e, nelle more che le scuole si attrezzino a proposito, ci danno l’opportunità di compensare il buco createsi nell’ambito della civica formazione.
Quella di ieri quindi è stata sì la giornata mondiale della meteorologia ma una di quelle che, in maniera concreta, si pone quale fondamento per la salvaguardia della vita umana.
(A cura di Mauro Nardella)