Giornata storica a Capistrello in ricordo dei minatori e delle vittime di “Marcinelle”.

CAPISTRELLO – Grande commozione e partecipazione per la cerimonia di commemorazione in onore di Santa Barbara protettrice dei minatori.

L’Amministrazione comunale di Capistrello, insieme a tutta la cittadinanza, ha voluto ricordare per l’occasione le vittime della tragedia di Marcinelle (Belgio) nella quale persero la vita 300 minatori, la maggior parte Italiani. 

Un modo per mantenere vivo il ricordo per i sopravvissuti e le famiglie dei minatori, come ribadito dai tanti interventi delle istituzioni, che hanno reso omaggio a tutte le vittime del lavoro, con la speranza che la sicurezza nei cantieri, dal più piccolo al più grande, sia un presupposto sempre più importante e considerato.

“E’ stata una giornata storica per tutta la comunità marsicana” -ha commentato il sindaco Ciciotti al termine della manifestazione- “tanti rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, Sindaci, cittadini, realtà del territorio e i rappresentanti, provenienti da tutto l’Abruzzo, dell’associazione “Vittime di Marcinelle” riuniti insieme nel nostro paese in occasione delle festività della Santa Protettrice dei miniatori”. 

Un contributo importante è stato quello del Presidente dell’Associazione Vittime di Macinelle, Nino Domenico Di Pietrantonio, il quale ha ricordato quel terribile incidente a circa mille metri sotto terra nel Bois du Cazier in cui, l’8 agosto 1956, 60 (di 261) lavoratori abruzzesi persero la vita.

Momenti di commozione con tanto orgoglio nel cuore di tutti i presenti davanti al monumento ai caduti sul lavoro, dove spicca l’importante scultura del Minatore, davanti la quale è stata posta la corona di fiori e la statua della Santa protettrice.

Un monumento a cui la cittadinanza è molto affezionata, su cui sono scolpiti i nomi di oltre 80 minatori di Capistrello che persero la vita nei cantieri dei trafori più importanti della nostra nazione.

Un gesto meraviglioso, l’aver reso onore al lavoro e al grande sacrificio di tutti questi lavoratori, partiti con la speranza di migliorare le condizioni di vita dei propri figli, che hanno contribuito a costruire il presente, non solo di Capistrello, ma dell’Italia e dell’Europa intera.

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