Gli amministratori del Pd Abruzzo sugli esiti tamponi: “Ritardi intollerabili”

“Servono soluzioni alternative per limitare il pericolo di contagi”

Il coordinamento degli amministratori del Partito Democratico abruzzese si rivolge direttamente alla Regione sollevando il problema dei tempi lunghissimi di analisi dei tamponi e sottolinea con preoccupazione come i ritardi rischino di aggravare il bilancio dei contagi.

Sono molti i casi sollevati dagli amministratori locali che hanno chiesto con forza alla Regione e alle ASL competenti di comunicare in tempi brevi gli esiti dei tamponi fatti, soprattutto quando questi interessano operatori, personale e pazienti delle strutture sanitarie.

Sono state interessate non poche strutture da casi di positività derivanti dalla trasmissione all’interno di ambienti particolarmente sensibili.

E’ accaduto ad esempio, considerando anche le Residenze per anziani, agli ospedali di Sulmona, Ortona, Teramo, Lanciano, Vasto, Penne, Guardiagrele e Atessa, e in altri posti ancora.

I sindaci hanno adottato diversi stratagemmi per farsi ascoltare: lettere, diffide, ordinanze e persino esposti in Procura della Repubblica; chiedendo con forza che la Regione adotti con immediatezza misure idonee per superare questa gravissima criticità.

Il coordinamento degli amministratori del Partito Democratico
abruzzese si rivolge direttamente alla Regione
sollevando il problema
dei tempi lunghissimi di analisi dei tamponi e sottolinea con
preoccupazione come i ritardi rischino di aggravare il bilancio dei
contagi.

La rappresentanza del coordinamento degli amministratori del PD Abruzzo in un Comunicato stampa in data odierna, si esprime proprio così:

In fondo si chiede solo di agire con tempi normali e, cioè, le poche ore come avviene in numerose altre strutture, e non con giorni o, addirittura, settimane.

Vanno respinte con forza le prese di posizione dei politici regionali che, anziché occuparsi della salute pubblica con atti e provvedimenti e mettere in campo soluzioni alternative, indugiano in comunicati che mettono addirittura in discussione l’impegno quotidiano degli amministratori locali.

Invece di polemizzare, la Regione ascolti cosa ha da dire una comunità di persone che hanno dalla loro parte esperienza e competenza e che sono in grado di offrire collaborazione.

Il coordinamento esprime incredulità per le scelte recenti del governo regionale che, anziché investire in ciò che in questa fase di emergenza serve ai cittadini, impegna somme per assicurare premi e produttività: uno schiaffo ulteriore da parte di chi, a questo punto, sembra vivere in un mondo parallelo.

Di fatti la giunta di centrodestra abruzzese guidata da Marco Marsilio ha deciso di approvare le nuove “indennità di posizione” per 53 dirigenti regionali secondo un criterio di gradazione delle funzioni.

Il governatore Marsilio (Fdi) ha aumentato lo stipendio a 53 dirigenti, il cosiddetto “regalo di Pasqua” ed il Pd e il M5s avevano così sancito: “Schiaffo in faccia per chi ora è in difficoltà”.

Ma ora si chiedono, sulla questione tamponi:

Quando tutto sarà finito, chi pagherà il conto di omissioni, mancanza di ascolto, allergie al dialogo e alla condivisione?

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