Gli olimpionici italiani di pistola automatica per due giorni a Villalago tra il cervo Giorgetto e il fascino dell’orso marsicano guidati da Sabrina Iafolla

VILLALAGO – Ospiti di eccezione e di rilievo nel mondo dello sport dalla “Signora degli Orsi”, al secolo Sabrina Iafolla, la donna di Villalago che ha trovato un modo corretto e funzionale di convivere con orsi, cervi e tutta la splendida fauna selvatica del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Sabrina Iafolla mentre fotografa una famiglia di cervi

Arriveranno domani mattina, per trattenersi fino a domenica mattina quando ripartiranno per i loro luoghi di residenza e pratica sportiva, Flavio Erriu allenatore della nazionale di Tiro a Segno nella specialità di pistola automatica che ha preso parte alle Olimpiadi di Parigi 2024 con Riccardo Mazzetti, del Centro Sportivo Esercito, unitamente ai fisioterapisti Antonio Desiato e Marco Certomà e al medico federale Dr. Gianpiero Cutolo

Ad incuriosire il gruppo di olimpionici sono stati due dei tesori principali, in questo momento dell’anno, nella grande biodiversità del Parco d’Abruzzo: il periodo d’amore dei cervi, con il loro particolarissimo ed emozionante “bramito”, e poi l’immancabile sogno di vedere da vicino l’Orso Bruno Marsciano, diventato in questi ultimi anni una vera star internazionale.

L’indimenticata e indimenticabile “Grande Orsa” Amarena

Senza dimenticare, poi, che a Villalago c’è un residente d’eccezione, un nobile che tutti rispettano e al quale lasciano il passo: il Cervo Giorgetto che se ne va tranquillamente in giro per il paese, senza infastidire, caricare o preoccupare alcuno.

E Sabrina Iafolla, che sa benissimo come stare vicino a questi animali, nel rispetto reciproco, sicuramente farà vivere loro una esperienza unica, indimenticabile e, soprattutto, corretta dal punto di vista della convivenza fra uomo e fauna selvatica.

Una incantevole vista panoramica di Villalago

Un esempio, questo, di come le caratteristiche di questo territorio siano fondamentali per sviluppare il turismo, e tutto l’indotto ad esso legato, rispettando, tutelando e gestendo al meglio un patrimonio di fauna e flora selvatica tra i più ricchi e pregiati in Europa.