Grande partecipazione a Rocca di Botte per il convegno “Vini Eroici d’Abruzzo – Storie di Vigne e Vignaioli”

Pomeriggio all’insegna dei “vini estremi”, valorizzato dal convegno “Vini Eroici d’Abruzzo – Storie di Vigne e Vignaioli”, quello che ha avuto luogo sabato 20 luglio, a Rocca di Botte, in una sala consiliare gremita di persone, nell’ambito della 18^ edizione della kermesse culturale ed enogastronomica “La Via delle Cantine”, organizzata da un’efficientissima Pro Loco locale.

Con il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune e di “Cervim” (Centro di ricerca che si occupa, analizzandone le componenti, soprattutto di viticoltura montana), l’incontro, organizzato dall’Associazione Marsicana Sommelier “Assomarso”, moderato dalla giornalista Orietta Spera, ha visto alternarsi diversi esperti del settore enologico e finanziario.

Dopo i saluti di Piero Cipriani (presidente Assomarso) e del sindaco di Rocca di Botte, Fernando Marzolini, sono intervenuti i produttori Domenico Pasetti, Paolo Simoni (Cantina “Castelsimoni”) e Adriana Tronca (Azienda agricola “Vigna di More”), per argomentare dettagliatamente della loro esperienza “sul campo”, ma anche il Critico Enologico Franco Santini, il cui approccio “ai vini” è stato più tecnico, più relazionato ad un avvicinamento pratico all’utilizzo di vitigni e vigneti.

Mario Panunzi, uomo politico di tradizione e stoffa, ha tracciato indirizzi seri e concreti sull’uso dei finanziamenti europei, per i prodotti enologici, principalmente quelli definiti “eroici” e prettamente nella nostra zona.

I vini “estremi” sono “figli” di uve coltivate ad oltre 500 metri sul livello del mare (e per la Marsica ci siamo), su terreni di una pendenza del 30 per cento e più, inerpicati su rocce, cocuzzoli ed aspre montagne di varia altitudine; questo tipo di coltivazione è diffuso in tutta la Penisola ed è estraneo a meccanizzazione e tecnologia e per tale motivo, di davvero “eroica” è da considerarsi l’opera del coltivatore e le sue strategie alla base delle quali c’è solo amore per difficili vitigni dal prodotto ottimo.

I lavori si sono conclusi, come previsto, con una degustazione dal carattere pregiato; tra i presenti due “guide” del settore, Lorenzo Savina (presidente “Cantina del Fucino” – Paterno di Avezzano) e Pasquina Fracassi, gastronoma ed “esperta in assaggi enologici”.

Una bella sorpresa il sensuale, grazioso e magico cadeau della scrittrice e poetessa Florida Stati, che ha deliziato i presenti con il suo ditirambo “Ode al vino”.

Il messaggio finale, diretto principalmente ai giovani, è stato quello di provare ad imparare a vivere le risorse del nostro piccolo “pianeta verde” e a farle fruttare; l’auspicio, soprattutto da parte del Presidente Cipriani e del sindaco di Rocca di Botte, Marzolini, è quello di dare luogo ad altri eventi, nello splendido Borgo Autentico di Rocca di Botte (o altrove) come quello di sabato, con il fine di aprire la mente di ognuno su un genere di coltivazione e di conoscenza enologica che possano divenire una porta sul futuro.

Appuntamento alle prossime edizioni.