Grande successo a Trieste dell’ artista Michele Gianfrancesco


TRIESTE- Un grande amore per l’arte, per la divisa delle Fiamme gialle, ma anche per Trieste, dove ha prestato servizio per alcuni anni nel Corpo della Guardia di finanza e dove ha trovato in Sergio Molese, professore e critico di storia dell’arte, un grande amico.
E con queste parole che l’Amministrazione Regionale del Friuli Venezia Giulia si è presentata nel dichiarare il suo enorme apprezzamento per l’arte di Michele Gianfrancesco.
Un grande artista residente nel Lazio ma con una componente di parenti a Corfinio in Abruzzo.
L’istituzione massima della Regione lo ha fatto in occasione della mostra presentata presso la Camera di commercio in piazza della Borsa a Trieste.
“Una personale – come spiegato dallo stesso Gianfrancesco – che vuole esprimere lo spirito di consonanza con la poesia della città della bora, per temi prescelti, ma anche con il Corpo della Guardia di finanza in cui ho militato dal 1973 al 1976”.
Proprio per onorare quella divisa, il tenente Gianfrancesco ha voluto donare al comando regionale Gdf del Friuli Venezia Giulia, in occasione del 250esimo anniversario della fondazione delle Fiamme gialle di Trieste, un’opera da lui realizzata e che raffigura due militari delle truppe leggere del 1977 in perlustrazione. “Prima di dipingerla – ha spiegato Gianfrancesco – mi sono documentato presso il museo storico della Guardia di finanza, esaminando nei particolari divisa e armi. È un’opera unica nel suo genere”.
Alla cerimonia di consegna ha preso parte anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che si è complimentato per le opere di Gianfrancesco in quanto “esprimono ancora un grande senso di appartenenza al Corpo delle Fiamme gialle”.
La personale è stata dedicata anche al professor Sergio Molese. “Un caro amico – ha spiegato Gianfrancesco – che ha creduto nella mia arte. Quando sono venuto a conoscenza della sua morte sono rimasto molto addolorato”.
A lui il maestro ha dedicato un’opera che lo rappresenta nella sua Trieste. “Molese – ha concluso Gianfrancesco – ha testimoniato, con autenticità e disinteresse, i valori culturali e umanistici della città di Trieste, documentando non solo gli aspetti storici dell’arte, ma anche gli aspetti di una civiltà che dalla terra del Carso affonda le sue radici e testimonia l’autenticità, l’amore e i caratteri della sua gente”.
L’ arte di Gianfrancesco si unisce a quella locale del maestro Mauro Maur, famoso musicista ( Con la sua inseparabile tromba ha lavorato al fianco di Ennio Morricone) che per l’IPA si sta spendendo molto vestendo anche i panni di arrangiatore dell’inno mondiale del famoso sodalizio delle forze di polizia planetarie qual è appunto l’IPA.