Graziella Gagliardi approda con la sua arte contemporanea icona dell’amore per l’Abruzzo al cinquantenario del Premio Sulmona
SULMONA – Si è svolta il 14 ottobre scorso, al Teatro Caniglia, l’inaugurazione per il cinquantenario del Premio Sulmona.
Una manifestazione unica nel suo genere con una ininterrotta continuità di vita lungo un arco di mezzo secolo.
Selezionati dai critici, sia artisti “contemporanei” che artisti che hanno partecipato al Premio durante un lungo mezzo secolo di vita. Ieri ed oggi. Passato e presente. Un appassionato confronto tra assi della pittura.
Una manifestazione che ha messo in evidenza come, in questo mezzo secolo, la vita artistica e culturale abruzzese sia dominata da figure di alto spessore accreditate da solide benemerenze guadagnate in decenni di duro e serio lavoro.
Artisti di riconosciuta importanza, si sono confrontati e completati e con tutti loro l’Abruzzo ha trovato una chiara connessione con gli sviluppi della cultura nazionale.
Una edizione particolare questa in cui non si è scelto un vincitore perché l’arte tutta è stata premiata.
Con questa edizione del cinquantenario, poi, nel catalogo del Premio Sulmona c’è anche il grande apporto di idee pittoriche di una artista di area marsicana, Graziella Gagliardi, distintasi già da tempo per le indiscusse capacità artistiche.
Graziella Gagliardi, autrice di splendidi e originali opere pittoriche su muratura, meglio noti come “murales”, è una pittrice di classe superiore che anche praticando tecniche diverse, dall’acquarello al pastello, dall’olio all’acrilico e spaziando dal figurativo all’astratto, dalla tela al murales, ha conservato un grande amore: quello per la sua montagna dalla quale si lascia insegnare come dipingere.
Ospite d’onore e in qualche modo esperto di riferimento per questa edizione è stato Vittorio Sgarbi, critico d’arte di indiscussa fama e competenza.