Guardia medica e 118 assenti nei territorio ricompresi nel Pnalm. La Cgil si stanca di attendere la Asl1 e scrive al Prefetto dell’Aquila

AVEZZANO – Dopo tanto attendere vanamente, la Cgil provinciale dell’Aquila ha inviato al Prefetto del capoluogo di regione, una lettera per chiedere un incontro urgente in merito alla situazione sanitaria delle aree ricomprese nel Parco nazionale d’Abruzzo.

Nello specifico, la Cgil si riferisce alle gravissime carenze nei servizi di 118 con ambulanza medicalizzata e al servizio di guardia medica da tempo insufficienti, se non proprio assenti.

Sulla questione, come noto, la stessa Cgil per ben due volte ha tenuto manifestazioni e incontri a Pescasseroli e paesi della zona, ed effettuato una raccolta di firme per costringere al Asl1 Avezzano, Sulmona, L’Aquila ad intervenire.

Francesco Marrelli Segretario Provinciale Cgil L’Aquila

Cosa che, altrettanto notoriamente, non è avvenuta, lasciando quelle popolazioni in una condizione di abbandono da un punto di vista dell’assistenza sanitaria di emergenza.

Questa la lettera inviata dalla Cgil provinciale dell’Aquila al Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo.

“La CGIL della Provincia dell’Aquila denuncia, ormai da tempo, la carenza del servizio di 118 con ambulanza medicalizzata e del servizio di continuità assistenziale (Guardia medica) nel comprensorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed in particolare nei comuni dell’Alto Sangro di Pescasseroli, Pescocostanzo, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena, Barrea.

Nei giorni scorsi la nostra Organizzazione Sindacale ha promosso una mobilitazione che ha visto la partecipazione di oltre cento persone, tra cui Sindaci e Amministratori locali. L’evento è scaturito dalla necessità di riaffermare l’esigibilità del diritto universale alla salute e di denunciare pubblicamente le carenze sanitarie che ormai da troppo tempo interessano un vasto territorio della nostra provincia.

Giancarlo Di Vincenzo

Nel contempo abbiamo ribadito l’urgenza di una maggiore attenzione da parte della Regione Abruzzo e dei vertici della ASL Avezzano Sulmona L’Aquila verso cittadine e cittadine che abitano i comuni dell’Alto Sangro e del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

Già nel 2022 la nostra organizzazione fu promotrice di una raccolta firme che vide la sottoscrizione di oltre 500 cittadine e cittadini affinché venisse ripristinato correttamente e secondo il fabbisogno sanitario del territorio il servizio di 118 con ambulanza medicalizzata.

È passato oltre un anno e le condizioni sembrano addirittura peggiorate, alla precaria situazione del servizio di 118 si è aggiunta in questi mesi la mancanza/carenza del servizio di continuità assistenziale (guardia medica), come più volte denunciato dai sindaci del territorio.

Tale grave condizione sta compromettendo il diritto alle cure ed alla salute di una intera comunità che risulta essere deprivata di un servizio fondamentale che garantisca un adeguato intervento in caso di emergenza e/o di urgenza.

Senza alcuna paura di smentita possiamo affermare che è in atto una vera e propria desertificazione sanitaria delle aree interne della provincia dell’Aquila.

Per tali ragioni chiediamo un Suo intervento e la convocazione di una riunione urgente alla presenza dell’Assessore alla Salute della Regione Abruzzo, della Direzione Strategica della ASL Avezzano Sulmona L’Aquila e dei sindaci dei comuni interessati.

Il trascorrere del tempo senza adeguate soluzioni al problema espone cittadini e cittadine ad un serio rischio per la salute, compromettendo il diritto alle cure sancito dalla nostra Carta Costituzionale.

Siamo certi che la Sua autorevolezza può contribuire alla soluzione del problema non avendo ad oggi ricevuto da parte dei soggetti deputati alcuna soluzione utile alle gravi carenze sanitarie che da troppi anni attanagliano una intera comunità. Restando a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti, porgiamo distinti saluti”.