Guaritori, predicatori e sciamani. Quando il dolore altrui diventa… l’affar proprio
ROMA – Se state male che fate? Chiamate il medico il quale, dopo aver prescritto analisi e visite, stabilisce quale è il vostro malanno e vi indica la cura. Se dovete essere operati ve ne andate da un chirurgo. Questa è la prassi, c’è poi chi va dal pranoterapista che ti mette le mani addosso e dopo qualche seduta ti manda via guarito, se tutto va bene. C’è anche chi ha malanni importanti e si reca dal guaritore filippino. Ce ne sono molti e pure famosi. Si va laggiù e ci si mette in fila, poi quando è la tua volta ti stendi su un tavolo ed arriva il chirurgo spirituale. Che fa il chirurgo spirituale? Opera, naturalmente, penetrando con le sue mani nell’addome e tirandone fuori, oltre al sangue, le parti malate e le”impurità” , senza lasciare ferite, il tutto tra la generale ammirazione. Gli interventi riuscirebbero grazie alle energie cosmiche e vibrazionali (che poi ‘ste parole suonano bene ma ballano male).
I chirurghi spirituali sarebbero persone, dotate di poteri tali da guarire tutte le malattie (cancro compreso). Alla fine delle operazioni, tirata fuori la roba di cui sopra, dichiarano il paziente guarito. Poi analizzati i frammenti organici estratti ci si accorge che sono rigaglie di pollo o pezzetti di maiale. Qui già va bene perché alle brutte ci fai il sugo per le tagliatelle come si fa a Roma e ti mangi due spuntature. Ma vediamo qualche guaritore.
Il guaritore per eccellenza è stato Alex Orbito. Guadagnava un sacco di soldi finché capitò in Italia andando a sbattere il muso contro le telecamere nascoste di “Striscia la Notizia”. Fu ripreso tutto quello che avveniva in quelle sedute guaritrici palesandone i trucchi. Dopo la trasmissione il taumaturgo indisse una conferenza stampa per una “dimostrazione pubblica” in risposta ai servizi televisivi. Alla fine di quella conferenza, oltre alla guarigione, arrivarono i NAS i quali, essendo Carabinieri, sono seri e non scherzano. Aspettarono Orbito all’uscita e arrestarono lui, il suo manager e il suo team. Inutile dire che lui e la sua ciurma finirono in carcere con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
Negli Stati Uniti, invece, possiamo avere di più e di meglio e anche qualcosa maggiormente vicina al nostro cristiano sentire. Di chi parlo? Andiamo lo avrete visto anche voi in televisione: vestito come Little Tony, con i capelli bianchi e da qualcuno definito un tele-evangelista. Mi riferisco a Benny Hinn (non Benny Hill, quello era un comico dichiarato). Come fa i miracoli? Gli portano il malato e uno dello staff esclama ad alta voce chessò… ”Questo è tizio non cammina da trent’anni!” Hinn alza la mano e la punta verso la faccia del tale che crolla a terra guarito; lo rimettono in piedi e quello piglia a sgambettare, anzi prima non sapeva ballare e adesso conosce pure il tip-tap.
Il nostro predicatore fa anche miracoli in serie: 20 persone in fila e lui sventaglia l’energia divina addosso a tutti che, patapunf, vanno in estasi, cascano per terra e si rialzano guariti, bambini ed anziani compresi. Quando guarisce qualcuno il suo aiutante si rivolge al pubblico e dichiara:”aveva un tumore che è caduto sul palco, un tumore che colpito è caduto in tanti pezzettini sul palco, è incredibile…” . Siccome siamo nel mondo della comunicazione, Hinn guarisce anche a distanza: vi guardate le sue trasmissioni e la guarigione è assicurata. Lui si dissocia dagli altri guaritori perchè loro sono disonesti lui è puro ed altruista. Guarigioni a distanza, anzi tele guarigioni: pare che un ragazzo smise di assumere dei farmaci (aveva un tumore al fegato in miglioramento) e seguì i programmi televisivi del reverendo. Manco a dirlo la malattia, in pochi mesi, ebbe il sopravvento. A differenza di Orbito, Hinn rappresenta lo show business, l’organizzazione ad alto livello: lui è la pop star del miracolo.
E in Italia? In Sardegna oltre ai mammuttones di guaritori ce ne sarebbero 44. Qui non ci troviamo davanti a poteri speciali ma alla conoscenza delle erbe medicinali. Famosa la signora di Nuchis al secolo Caterina Bulciolu ormai non più tra noi (ma c’è la nipote) in grado di curare le ustioni, certe forme di alopecia e altri problemi della pelle. Il rimedio lungi dalla spiritualità è un intruglio di numerose erbe che la donna raccoglie nelle campagne galluresi. Sempre laggiù esistono altre due famiglie in grado di guarire ustioni, piaghe e abrasioni della pelle. Una di queste opera a Monti, l’altra a Buddusò. Quest’ultima, la famiglia Maureddu, ha perfino brevettato una crema composta per il 90% da un efficace estratto vegetale che è utilizzata anche dal reparto di dermatologia dell’Ospedale di Cagliari, nel centro grandi ustionati di Genova e nell’Ospedale Civile di Sassari. Ci crederete? In questi paesini galluresi arrivano persone da tutto il mondo per farsi curare. Niki Lauda le voleva mandare il suo aereo privato per farsi curare a domicilio! I pazienti sono inviati anche da medici che non hanno più risorse terapeutiche ufficiali per i malati. Pare che questo rimedio fu inventato dai ladri di bestiame che mescolavano erbe allo scopo di ottenere “qualcosa” per cancellare il marchio a fuoco dalla pelle degli animali. Rubate le bestie e passata la pomata, i legittimi proprietari non potevano più riconoscere gli animali.
Non si può parlare di guarigioni senza accennare a Sai Baba , il più celebre “santone” indiano. Migliaia di persone sono pronte a giurare di aver assistito ad autentici miracoli in sua presenza. Cosa fa Sai Baba di tanto incredibile? Apparentemente produce vibhuti (cenere sacra), “materializza” anelli d’oro con la sua immagine, orologi, collane, statuine, e altri doni per i suoi fedeli. Non so se sia un prestigiatore ma a quanto si dice gli anelli d’oro con la sua immagine non sono per niente d’oro ma di latta ed è stata persino trovata la fabbrica che li produce su sua commissione. Gli articoli autentici li “materializza” solo per uomini e donne importanti sui quali vuole fare colpo. Sfortunatamente, dal numero di serie di uno di questi regali (un orologio Seiko) si è addirittura risaliti al negoziante indiano che lo aveva venduto. Tutto questo secondo il Cicap. Sono diversi i casi testimoniati di resurrezione di cadavere operate dal Maestro, come quello del Signor Radhakrisna della cittadina di Kuppan, morto ormai da tre giorni ed il cui corpo incominciava a puzzare, e del Signor Walter Cowan, un cittadino americano che era stato dichiarato morto in una clinica della città di Madras.
Come spesso accade, dove c’è dolore c’è business. Finti esorcisti, presunti guaritori e sedicenti profeti promettono “miracoli” in cambio di offerte diciamo “volontarie”. Questo è quanto accaduto nell’autunno del 2002 quando due fratelli bresciani decidono di chiedere aiuto, per la loro madre malata, a uno di questi maghi . Il taumaturgo, dopo averli ascoltati, chiede 2500 euro per dar loro una pozione che avrebbe migliorato le condizioni di salute della mamma. I due pagano e portano a casa l’intruglio. Un mese dopo la donna muore. Se da una parte bisogna badare ai guaritori, dall’altra pure dai maghi e in giro ce ne sono tanti… Secondo il CODACONS, nella maggior parte delle volte, le persone si rivolgono ai sedicenti guaritori nei casi di malattia per la quale cercano un’ultima speranza. L’abuso della professione medica è il denominatore comune di tutte le truffe che sono state denunciate nella Capitale. Purtroppo i presunti guaritori si approfittano delle situazioni più disperate: sanno che se insinuano nei loro clienti la paura della morte è possibile chiedergli qualunque cifra. Capisco la disperazione delle persone, mi tolgo il cappello davanti al dolore, però da qui a credere in tante baggianate ce ne corre e alle volte sembra quasi che si voglia andare alla ricerca della fregatura… come nel caso di Wanna Marchi, l’adorabile figlia Stefania e il Maestro Do Nascimento attualmente parrucchiere in Brasile.
Giriamo pagina che è meglio. Gli Huicholes sono un popolo che da secoli abita nel Centro America. Chi accidenti sono? È gente che si cura quasi esclusivamente dai suoi guaritori con buon esito. Questi signori usano il Peyote come medicina per il corpo e per lo spirito. Non so se guarisca o meno, ma essendo un allucinogeno per lo meno li fa divertire e poi costa poco: è un piccolo cactus che vive nel deserto! Quando lo usano gli appare la loro somma divinità: il Cervo Blu. Lui osserva, visita e cura le ferite fisiche e psichiche. A parer mio, dandoci giù col peyote, vedono pure Buddha e Visnù. Molti si sono sottoposti a queste cure e tanti hanno risolto in una notte i traumi infantili alla base di alcune patologie. Anche il cancro è stato rimesso in 4-5 cerimonie (dicono). Leggetevi i libri di Castaneda per farvi un’idea della mentalità sudamericana riguardo la magia.
Secondo gli Huicholes esistono malattie arrivate con quei bravi ragazzi di Cortés e Pizarro che devono essere curate con la medicina etica e quelle originarie della Sierra Madre curabili con la medicina tradizionale sciamana. Pensate che In alcuni riti il guaritore deve aspirare con la bocca il corpo estraneo ritenuto fonte del male. Pure la magia Yaqui ha ‘sta fissa per il peyote… oddio più per la mescalina che se ne ricava. Vi saluto: attenti ai guaritori e a tutto il sottobosco che vive dell’altrui dolore e non pigliate il peyote: fa male se non lo sapete usare!