I Cascella, il territorio e le loro interpretazioni
PESCARA – Il Museo delle Genti d’Abruzzo prosegue nelle attività, appositamente strutturate per questo alienante periodo di isolamento, nate per promuovere gli spazi espositivi e le splendide opere che essi conservano.
Domenica 22 novembre dalle ore 18:00 con “Le tecniche dei Cascella” sarà la volta, appunto, dei Cascella, a partire da Basilio capostipite passando per Tommaso, Michele, Gioacchino, Andrea e Pietro, ognuno vero Maestro nel suo campo, per poi giungere alla quarta e alla quinta generazione che non è solo la storia dell’arte abruzzese ma anche e soprattutto italiana.. Le visite tematiche online sono organizzate dalla Fondazione Genti d’Abruzzo e saranno visibili sui profili social Instagram e Facebook del Museo ma anche sul sito www.gentidabruzzo.com.
Consistente lo sforzo compiuto dal Museo e dalla Fondazione nel convincimento che non ci deve fermare alle “barriere” erette per contrastare l’attuale situazione sanitaria ma anzi, si deve allargare il pubblico fruitore perché, come ha affermato la direttrice della Fondazione, Letizia Lizza, “vogliamo aprire ai visitatori di tutta la regione, a cui offriamo l’opportunità di visitare i nostri musei attraverso percorsi tematici che, di volta in volta, ne esaltano le diverse peculiarità e perché nonostante le difficoltà vogliamo restare un presidio culturale sul territorio”. Nel frattempo che occorrerà per tornare alle visite in presenza, l’attività divulgativa continuerà ad essere praticata online ma non si fermano l’implementazione, la catalogazione, la conservazione e lo studio di tutto il materiale custodito nei musei.
Famiglia d’arte, senza modi dire, i Cascella sorvolano e toccano, lasciando il segno, tutte le forme delle arti figurative e oltre: pittura, scultura, ceramica, litografia, editoria e, spesso, le diverse forme coesistono in uno stesso artista. Basilio, eclettico e sfaccettato, le cui opere pittoriche portano tracce inconfondibili: scene agresti e pastorali con contadini, pescatori, donne e bambini che ritraggono la sana razza abruzzese, collocati in paesaggi che spaziano dal mare alla montagna, si dedicò con notevole successo alle illustrazioni per libri e cartoline ma anche alla ceramica; Tommaso, come lui ceramista e pittore, fece un sapiente uso del colore e del sogno; Michele, pittore, delicato nell’animo e nell’uso dei colori dati suoi paesaggi, si volse all’arte contemporanea e in particolare al Surrealismo; Gioacchino, che invece si seguire le orme paterne e l’ispirazione cosmopolita, si ritirò presso Rapino, dove dette vita a splendide ceramiche e dipinti ritraendo paese, monti e paesaggi con un pennello sensibile e delicato; i figli di Tommaso, Andrea e Pietro, la terza generazione dei Cascella, si sono affermati, anche a livello mondiale, nella scultura ma non hanno disdegnato la pittura e la ceramica;
con Marco – la cui arte si ispira al virtuale dei videogames e narra i giochi della vita – con Tommaso Jr, che è pittore e scultore le cui opere danno vita a costruzioni astratte, con Susanna, in cui i fattori della realtà si sono trasformati in elementi onirici con colori puri e forme essenziali e con Jacopo, pittore dalla visione favolistico- narrativa stile nordico, raffinato incisore, mastro vetraio e scultore, si arriva alla quarta generazione; l’ultima, la quinta, è rappresentata da Matteo – “Basilè” in arte – che studia e ricerca nuovi linguaggi dell’arte, integrando cultura ed etica in una visione sensibile e aperta al mondo e alle sue diversità.
Per questa splendida famiglia, più di un secolo trascorso mangiando e bevendo arte,vivendo e sognando di arte; una longevità importante, densa e ricca di produzioni che sarà possibile ammirare e studiare nel corso della visita online pomeriggio di domenica 22 novembre.