I fatti all’epoca delle vaccinazioni – (De Re Vaccinaria…)
AVEZZANO – E’ notizia di venerdì che, in una scuola superiore di Avezzano, si siano ripresentati casi di positività fra gli studenti e la conseguenza è stata che, pur con l’intero corpo insegnante vaccinato a “due dosi”, sia stata riplocamata la “quarantena” di 14 giorni per tutti anche gli insegnanti vaccinati di cui sopra.
Ovviamente con l’obbligo di rieffettuazione dei vari tamponi.
Così qualcuno per via dei rientri a scuola ha fatto quasi 2 mesi di quarantena e questo è quanto….
C’è stata anche la notizia che all’hub vaccinazioni della Scuola Vivenza si sia raggiunta la cifra di 1010 vaccinati, la qual cosa sembrerebbe far ben promettere.
C’è anche il caso degli studenti, sempre di una scuola superiore di Avezzano, che dovevano rientrare a scuola dalla DAD e non l’hanno fatto perché, essendo stati assenti ad alcune lezioni DAD (alcuni anche per problemi di connessione del pc alla rete) dovevano portare il certificato medico e il proprio medico di base ha chiesto il test tampone per poter scrivere il detto certificato. Però il test non è stato sufficiente nella forma “antigenica rapida” ma è stato preteso nella forma “molecolare”. Ovviamente, siccome non si può chiederlo alla ASL, le cose son state fatte privatamente: antigenico in Farmacia (20 €) e poi a Dantelabs (59 € ma solo perché c’era la richiesta del medico di base fatta su carta solo intestata, non ricetta elettronica o rossa, altrimenti sarebbe costato 120 €).
L’arrivo a Dantelabs così come raccontatoci da una di queste ragazze (D.D.): “Ci ha accolto una vigilantes, non si doveva scendere dalla macchina, ma poi mi han fatto scendere e al posto di riconoscimento non c’era materiale per disinfettarsi e, tra l’altro, non avevano il collegamento con la loro struttura centrale che sta all’Aquila e quindi han fatto una registrazione cartacea con l’obbligo a me di inviare una mail all’Aquila…”
Quella dei database all’Aquila solamente sembra essere una costante aquilana perché anche all’hub di vaccinazione l’abbiamo riscontrata e ne abbiamo già parlato in altra sede.
Cosa dire?
Da una indagine Demopolis appare che il 66% degli italiani non abbia ancora ricevuto la vaccinazione e da notizie nazionali sembra che siano state impiegate sinora 30 milioni di dosi, quindi saremmo ancora lontani dalla vaccinazione totale. Sfugge tuttavia la logica dei tamponi ai professori già vaccinati, a meno che non sia la conferma che il vaccino non eviti la “portabilità del virus” e sfugge la logica di far fare il tampone ad una o più ragazzi che non avendo frequentato per alcuni giorni la DAD e dovendo rientrare a scuola abbiano dovuto fare il tampone molecolare per tacitare il medico di base.
C’è da chiedersi: ma allora l’antigenico a cosa serve, pur avendo oltre il 96% di attendibilità e il molecolare è poco più sopra?
Sembra che qualcuno, scherzosamente è ovvio, abbia chiesto al medico di base se “poteva portare il tampone fatto al pc” ma non è sicuro…