I fornai di Abruzzo e Molise mobilitati per significative azioni di proposta e di protesta a causa degli insostenibili costi di produzione
«Il 13 settembre, si è riunita la Presidenza della Fiesa Assopanificatori Confesercenti Abruzzo e Molise – si legge in una nota stampa dell’organizzazione – per analizzare l’impatto dei costi di produzione, soprattutto quelli energetici, sulle imprese del Settore dell’arte bianca.
I fornai hanno posto l’attenzione sugli aumenti già certificati dell’energia elettrica, del gas, del carburante, del lavoro, delle materie prime, a partire dalle farine, dall’olio, dal pomodoro e altri prodotti alimentari, oltre i costi aggiuntivi dovuti all’applicazione dei protocolli per garantire la sicurezza sanitaria sia per i clienti che per gli addetti. Ma un significativo aumento dei prezzi c’è stato anche per la carta, per le buste e per altro materiale di confezionamento necessario per garantire la sicurezza alimentare dei prodotti.
È soprattutto sul fronte del “caro energia” che i panificatori di Fiesa Confesercenti si attendono interventi di aiuto straordinari e urgenti per imprese, da parte del Governo; interventi tendenti all’alleggerimento delle bollette e all’azzeramento di tutti gli oneri di sistema, orpelli impropri rispetto al sistema energetico nazionale.
È bene ricordare che il caro bollette sta diventando una variabile incontrollabile per le imprese della panificazione, un virus che distrugge bilanci e redditività aziendali.
L’attenzione e preoccupazione dei fornai di Assopanificatori è attentamente rivolta anche alla sorte che attende le famiglie che già nella distribuzione moderna, soprattutto piccoli negozi di quartiere e discount, notano aumenti dei prezzi di generi alimentari che per il consumatore, spesso, sono incomprensibili; ma che in realtà si tratta di semplici adeguamenti in base all’aumento delle materie prime. Il caro bollette sta diventando una variabile incontrollabile per tantissime imprese, un virus che distrugge bilanci e redditività. I costi di gestione per i panificatori sono aumentati a dismisura.
Questo andamento legato all’inflazione ci preoccupa tanto perché il potere d’acquisto delle famiglie sta calando e assistiamo a un blocco dei consumi.
Così si rallenta la prospettiva di crescita. I panificatori di Fiesa Confesercenti, a tale proposito, fanno notare che finora i fornai hanno deciso di sostenere il peso dei rincari dell’energia e delle altre materie prime, non facendolo ricadere sulle tasche dei consumatori.
È giunto il momento che sia il Governo centrale che i Governi delle regioni Abruzzo e Molise, intervengano con tutti gli strumenti a loro disposizione per porre un freno ai rincari.
Se così non fosse, tra qualche mese potrebbe completamente sparire l’intero settore della panificazione. In sostanza, i fornai ritengono ineludibile un’azione di contenimento dei costi che stanno gravando sulle loro attività, particolarmente energivore, intervenendo con sgravi e/o ristori.
La Presidenza di Assopanificatori Confesercenti ritiene opportuno anche un azzeramento degli oneri del sistema contributivo previdenziale legato ai Contratti di Lavoro e chiede ai Sindacati di Categoria di collaborare e contribuire all’elaborazioni di proposte da presentare al Governo, nello specifico, al Ministro del Lavoro.
In riferimento a questo, i fornai di Fiesa Assopanificatori Abruzzo e Molise auspicano che anche CGIL, CISL e UIL appoggino la cosiddetta “Rivolta fiscale” delle imprese della panificazione, tendente alla contestazione degli obblighi dei versamenti fiscali e previdenziali di prossima scadenza»