I ragazzi delle scuole e le associazioni cittadine alla solenne cerimonia della celebrazione del “4 Novembre” ad Avezzano
AVEZZANO – Con la massiccia presenza di ragazzi delle scuole della città e delle associazioni di volontariato e sociali attive nel territorio comunale, si è svola questa mattina, nonostante il tempo meteorologico inclemente, la solenne cerimonia del “4 Novembre” Festa dell’Unità d’Italia, delle Forze Armate e ricordo della vittoria nella I Guerra Mondiale.
La mattinata ha avuto inizio in Piazza Risorgimento, spostata sotto il porticato di Via Marconi, per il raduno delle associazioni d’Arma, delle associazioni locali e delle scuole presenti.
Quindi il corteo dei presenti si è recato nella Cattedrale di Avezzano dove il Vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro, ha celebrato la Santa Messa in ricordo anche dei caduti di tutte le guerre.
Nel corso della celebrazione ha preso la parola il Vice Sindaco di Avezzano, Domenico di Berardino, in rappresentanza del Sindaco Giovanni Di Pangrazio, che, dopo aver ringraziato soprattutto i ragazzi delle scuole, i loro insegnati e i direttori scolastici per la presenza alla cerimonia, ha voluto sottolineare due punti importanti di questa giornata.
Il primo riguarda, ha detto Di Berardino, come il parlare di vittoria in una guerra, contrassegnata da morte, distruzione, violenza e tragedia, sia molto difficile, soprattutto davanti all’elenco di nomi dei tanti, troppi caduti, tutti giovanissimi.
Una difficoltà che, ha sottolineato Di Berardino, ci deve far riflettere in ogni momento sull’orrore che rappresenta qualsiasi guerra e sull’errore che è connaturato nella violenza.
Il secondo punto, invece, ha toccato il valore determinante dell’unita: «Se ti hanno sempre raccontato che le divisioni sono un destino, devi decidere che l’unità, l’unione d’intenti – ha detto il Vice Sindaco di Avezzano – e la cooperazione sono una scelta.
È in quel momento, e nel far diventare quella scelta un dovere quotidiano, che il destino prende un’altra piega.
Ed è giusto ribadirlo oggi, quando troppe cose sembrano destino solo perché c’è poca determinazione a scegliere un futuro diverso.
Quando molti vorrebbero di più – ha concluso il suo pensiero Di Berardino -, ma, a volte, non si impegnano ad essere di più».
Conclusa la celebrazione religiosa, il corteo, con a capo le forze di polizia e militari e i gonfaloni del Comune di Avezzano, delle Associazioni d’Arma e delle associazioni cittadine, ha raggiunto il Monumento ai Caduti, in Piazza della Repubblica dove il Vice Sindaco Di Berardino, preceduto dall’esecuzione dell’Inno di Mameli, ha deposto una corona di alloro.