I restauri dei dipinti del MuNdA: se ne parla a L’Aquila nel convegno dedicato
Conoscere un’ opera d‘arte non è azione che si esaurisca nell’osservarla e studiarla all’interno del museo dove viene esposta. Conoscere un’opera d’arte vuol dire entrare nelle nascoste pieghe della sua composizione, dalla scelta della tela, all’uso dei colori e della tecnica e, qualora ci sia stato un restauro, anche strumenti, azioni e tecniche di restauro.
E’ questo aspetto che verrà affrontato giovedì 11 gennaio 2024 alle ore 16:30 quando, presso l’Auditorium della Fondazione Carispaq, il direttore delegato del MuNdA Federica Zalabra e Federica Marini Recchia terranno una conferenza “I RESTAURI DEI DIPINTI DEL MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO ESPOSTI NELLA MOSTRA GIULIO CESARE E FRANCESCO BEDESCHINI. DISEGNO E INVENZIONE ALL’AQUILA NEL SEICENTO”, nell’ambito delle attività collaterali alla mostra su Giulio Cesare e Francesco Bedeschini.
Si parlerà perciò, e verranno dettagliatamente spiegati, gli aspetti storico-artistici, le problematiche del restauro, le scelte critiche di materiali e metodologie sui quattro dipinti ad olio su tela del Museo Nazionale d’Abruzzo: Madonna del Rosario e San Giacomo Maggiore di Giulio Cesare Bedeschini, il Ritratto di Agatone I di Cesare Fantetti e San Trofimo di Arles di Francesco Bedeschini.
Questo incontro, dall’elevato livello tecnico-artistico, inaugura un ciclo di conferenze dedicate ad ingresso libero che si concluderanno il 28 e il 29 febbraio prossimi con il convegno internazionale DRAWING AND INVENTION IN CENTRAL-SOUTHERN ITALY (16TH-18TH CENTURIES) nell’Aula magna “Alessandro Clementi” dell’Università degli Studi dell’Aquila e nell’Auditorium della Fondazione Carispaq.
Per qualche altro giorno, dopo queste due date, fino al 3 marzo dal martedì alla domenica dalle 8:30 alle 19:30, sarà possibile visitare ancora la mostra presso il MuNdA, “GIULIO CESARE E FRANCESCO BEDESCHINI. DISEGNO E INVENZIONE ALL’AQUILA NEL SEICENTO” a cura di Michele Maccherini, Luca Pezzuto, Simonetta Prosperi Valenti e Federica Zalabra.