I Sindaci della Valle Roveto scrivono alla Bper e alle istituzioni regionali e provinciali per scongiurare la chiusura della filiale di Civitella Roveto: «Si favorisce lo spopolamento»
CIVITELLA ROVETO – La Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che anni fa assorbì la Cassa di Risparmio dell’Aquila, chiude i battenti anche a Civitella Roveto, suscitando una levata di scudi da parte dei sindaci della zona.
I primi cittadini di Civitella Roveto, Canistro, Morino, Civita d’Antino, San Vincenzo Valle Roveto, Capistrello e Balsorano, Pierluigi Oddi, Gianmaria Vitale, Roberto D’Amico, Sara Cicchinelli, Carlo Rossi, Francesco Ciciotti e Antonella Buffone, hanno scritto una lettera alla stessa Bper e a Regione Abruzzo, Provincia e Prefettura dell’Aquila, per cercare di fermare la chiusura della filiale di Civitella Roveto.
Una chiusura, sostengono i sindaci, che sarebbe un rave colpo per l’economia e la tenuta sociale del territorio, visto che in molti si troverebbero pressoché impossibilitati ad utilizzare i servizi bancari, essendo questa l’unica filiale della zona, e, pertanto, favorendo lo spopolamento di un’area interna della regione.
Il testo completo della lettera dei sindaci rovetani alla Bper
«Alla luce dell’annunciata chiusura della Filiale della Banca BPER di Civitella Roveto, prevista per prossimo il 24 marzo, riteniamo doveroso sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare una serie di riflessioni sulla scelta aziendale in atto in codesto Gruppo Bper, nell’ottica di una politica mirata alla razionalizzazione degli sportelli sul territorio.
La filiale BPER di Civitella è l’unica esistente nell’ampio comprensorio della Valle Roveto, costituito da sette comuni montani ed è cresciuta di pari passo con lo sviluppo socio economico di questi territori, rappresentando, per oltre mezzo secolo, un importante punto di riferimento per tante aziende e per i circa 24 mila abitanti che popolano il territorio.
La chiusura della stessa, annunciata soltanto pochi mesi prima, provocherà pesanti ripercussioni sociali ed economiche su un territorio già penalizzato e creerà non poche problematiche alle consuete operazioni bancarie quali prelievi, versamenti e bonifici, che non saranno più possibili.
Purtroppo il Gruppo Bper, per una mera rimodulazione del personale e dei costi gestionali, ha stabilito unilateralmente di chiudere la filiale senza nemmeno interpellare le istituzioni del territorio, togliendo così un servizio importante per le popolose comunità che vivono nella Valle Roveto.
Di conseguenza sarà sottratto un utile strumento per contrastare il fenomeno del depauperamento e del declino demografico dei piccoli centri, soprattutto nelle aree interne della regione.
Siamo convinti che la presenza della Filiale Bper a Civitella Roveto abbia contribuito a creare occasioni di lavoro, di sopravvivenza delle numerose imprese locali e di tanti correntisti e riteniamo, contrariamente alle scelte aziendali, che la medesima possa ancora svilupparsi ed ingrandirsi, tenendo conto del numero elevato di famiglie, pensionati e risparmiatori che si sono sempre rivolti all’istituto da ogni paese del comprensorio.
Alla luce di quanto sopra, non è giustificabile cancellare tanti anni di crescita e di fattiva collaborazione attuata tramite sportello fisico, in virtù della paventata digitalizzazione dei servizi.
Nella malaugurata ipotesi che ciò avvenga, moltissimi utenti, di età superiore ai 70 anni, non sarebbero in grado di utilizzare autonomamente procedure informatiche. Inoltre, per qualsiasi semplice operazione, dovrebbero trasferirsi presso gli sportelli di Avezzano (AQ) o di Sora (FR), percorrendo distanze di oltre 20- 30 Km, con enormi disagi, soprattutto nel periodo invernale.
È con grande spirito collaborativo che, non potendo restare impassibili dinanzi a tali unilaterali decisioni, in rappresentanza delle nostre rispettive comunità, sottoscriviamo questo documento per formalizzare al Gruppo Bper, la richiesta di sospendere ogni decisione in merito e di instaurare un colloquio diretto con gli amministratori, pronti sin d’ora a fornire ogni e più ampia disponibilità istituzionale e amministrativa.
Nel contempo, invitiamo gli Enti, a cui la presente è inviata per conoscenza, ad intervenire per arrestare il progressivo impoverimento di servizi di un territorio già fortemente provato, che non merita di essere ulteriormente abbandonato a se stesso». I sindaci della Valle Roveto