I tamponi di Avezzano, Sulmona e L’Aquila fanno il giro… d’Abruzzo. Sistema saltato. Risposte dopo giorni
AVEZZANO – Il sistema è saltato, inutile girarci attorno. La Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, infatti, deve appoggiarsi ad altre strutture, a Pescara e Teramo, per far processare i tamponi e, questo, con enorme dispendio di risorse e allungamento dei tempi.
A rendere nota questa situazione, è stato anche il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci, che ha scovato un avviso nel quale la direzione della Asl, a partire dal 28 ottobre, comunicava che i tamponi sarebbero stati processati a L’Aquila solo per urgenze, ospedale e reparti dell’ospedale dell’Aquila e per i tamponi di conferma di Avezzano e Sulmona, Per tutte le altre situazioni, invece, i tamponi saranno inviati a Pescara e Teramo. A conferma pubblichiamo l’avviso esposto dalla direzione della Asl “aquilomarsopeligna”.
«Siamo nel caos più totale: l’unica soluzione è commissariare Regione e Asl – afferma Pietrucci – colpevoli di inerzia e incompetenza. I reparti Covid sono scoppiati, moltissimi pazienti per mancanza di posti sono a casa in isolamento, ma spesso non vengono visitati perché il medico di famiglia non ce la fa a seguirli e le USCA non sono sufficienti. Il personale sanitario è stremato. Il 4 ottobre all’Aquila si registravano zero contagi.
Oggi siamo a quasi 2.000. Poiché il tracciamento è l’unico sistema per controllare e isolare possibili contagiati- prosegue – si sarebbe dovuta attivare una campagna di contatti a tappeto, facendo migliaia di telefonate, rafforzando a dismisura il sistema della comunicazione, coinvolgendo i volontari della Protezione Civile e ogni altra struttura utile. La nostra è la provincia dove più a lungo si resta in attesa degli interventi e dei contatti con la Asl – conclude il consigliere regionale Dem – a causa delle pochissime unità di personale nel Call Center e nel dipartimento di Prevenzione e profilassi».
Ma che qualcosa non andasse, a differenza di quanto affermano Regione Abruzzo e Asl con il loro “Abbiano tutto sotto controllo”, lo avevano colto anche grazie alle testimonianza che ci arrivano in redazione. Tamponi chiamati con estremo ritardo, riposte attese da giorni e, soprattutto, il silenzio della Asl1 e del Call Center che, nonostante il prodigarsi dei pochi addetti, difficilmente riesce a rispondere a tutti e a dare assistenza al 100% dei cittadini. E a lamentarsi non sono solo i cittadini, ma anche i medici di famiglia che da tempo denunciano la pressoché totale impossibilità di contattare il numero della Asl per l’emergenza Covid e i tamponi.
In tutto questo, quindi, appaiono davvero dei veli di cipolla, iniziative come le zone grigie e i tendoni riscaldati per l’attesa dei tamponi nonché gli stessi Drive In e Drive Trough. A cosa serve tutto ciò se poi non si è in grado di dare risposte in tempi brevi? Ma non solo. Il dimezzamento della funzionalità dei Ppi di Pescina Tagliacozzo per rafforzare il Pronto soccorso di Avezzano ha avuto, come unico risultato, di affollare ancora di più il già stressato ospedale di Avezzano, e svuotare quelli minori che,a l contrario, potevano e dovevano essere utilizzati diversamente.
Lo abbiamo detto in questi giorni e lo ripetiamo. Noi non molleremo s questi temi. Non ci interessa il numero dei casi perché il numero è uno solo: sono tanti, troppi. Non ci interessa strappare qualche like con storie strazianti. A noi interessa parlare di assistenza sanitaria, di diritto alla salute, di strutture che non funzionano, di strutture chiuse e di posti letto tagliati, di servizi accorpati e di personale spostato da una parte all’altra come i carri armati di Mussolini. Noi su questi temi non cederemo di un millimetro, saremo vigili e attenti anche se, comunque, pensiamo che già ora si sia verificato ciò che non doveva verificarsi. La sanità della provincia dell’Aquila, ma di tutto l’Abruzzo, è fuori controllo e forse è arrivato il momento di provvedimenti drastici.