Il 10 agosto al Museo delle Genti l’inaugurazione “personale” di Roberto Tomassetti
Quando, dopo anni di lontananza, si torna nei luoghi di nascita è sempre una bella cosa.
Quando poi si torna nei luoghi di nascita e si porta con sé il bagaglio di cinquant’anni di studi, di lavoro e di opere allora è una cosa meravigliosa.
Ed è il presidente della Fondazione, Emilio Della Cagna, a ricordare che “tra i numerosi eventi estivi che hanno accompagnato cittadini e turisti alla scoperta di Pescara e dell’Abruzzo, ci sono anche quelli di tanti artisti che nella nostra regione hanno le loro radici”.
Ed è quanto succede a Roberto Tomassetti, nato a Chieti ma da tempo residente in Piemonte, il quale, pur avendo mantenuto con la sua terra natale un profondo legame, non allestiva opere nella sua terra da circa cinquant’anni.
Oggi, l’artista torna ad esporre in Abruzzo da mercoledì 10 agosto, quando si terrà l’inaugurazione alle ore 18, fino al 4 settembre, allestendo una personale nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara.
La scelta espositiva rappresenta l’excursus artistico della sua vita: pittore contemporaneo figurativo, rappresenta una realtà ammantata da una visione poetica; volti, paesaggi, scene di vita quotidiana sono pervase a volte di dolcezza, altre di malinconia, ma sempre illuminate da una luce che le caratterizza con una particolare liricità.
“Legato alla natura come ad una religione, Roberto Tomassetti si nutre di pensieri e di colori” scrive di lui il critico E. Riccitelli che aggiunge “e sulla immagine del suo mondo pienamente autonomo e sulle cose essenziali la materia umana e naturale di Roberto Tomassetti, fa soprattutto vibrare la luce: sui personaggi, sui paesaggi, sui muri antichi, sul pescatore, sul gran canto della terra che produce”.
Colori e luce dunque, che si intersecano, si integrano, si completano a definire contenuto e forma delle rappresentazioni.
Tra i più apprezzati artisti italiani, Tomassetti ha tenuto mostra a Venaria Reale qualche mese fa e l’esposizione ha fatto registrare un rilevante successo, tanto che la Fondazione Genti d’Abruzzo, con la direttrice Letizia Lizza, ci tiene a far sapere che è un onore “far tornare in Abruzzo un artista con un’importante storia personale che negli anni della sua formazione ha conosciuto maestri come Cascella, Spoltore e Napoleone, dai quali ha tratto e conserva molte tecniche di lavoro”.